Sorrento. Non bastano i vigilantes per gestire l’assalto alla Regina Giovanna, serve il numero chiuso

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L’emergenza Covid sembra lontana anni luce. Almeno a giudicare dal gran numero di bagnanti che anche nell’ultimo weekend si sono riversati sulle spiagge della Costiera sorrentina. Lettini ed ombrelloni sold out lungo l’intero litorale tra Vico Equense e Massa Lubrense. Pochi i posti rimasti inutilizzati sugli stabilimenti, ma, soprattutto, sui tratti di costa aperti alla fruizione pubblica.

Il fine settimana ha rappresentato anche l’occasione per testare i dispositivi messi a punto dalle amministrazioni per garantire l’accesso al mare in sicurezza e nel rispetto delle misure anti-contagio. A Sorrento, ad esempio, sono entrati in servizio i vigilantes chiamati a sorvegliare Marina Grande, la parte di Puolo in territorio sorrentino ed anche i Bagni della Regina Giovanna. Ed è proprio qui che, come prevedibile, sono state rilevate le maggiori criticità.

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Vigilantes Regina Giovanna

“Sabato tutto sommato è andata bene, ma oggi (ieri, ndr) è il caos”, confessano i due ragazzi chiamati a sorvegliare l’ampia scogliera della punta del Capo di Sorrento. Il loro compito, come prevede il provvedimento del Comune, è di far rispettare i decreti e le ordinanze che impongono “il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento” attraverso “il corretto posizionamento dei bagnanti nelle spiagge libere”.

In pratica, però, davanti al flusso continuo di centinaia di ragazzi risulta praticamente impossibile assicurare quanto richiesto. E così i due addetti alla vigilanza – che non hanno potere sanzionatorio e nel caso di necessità devono avvertire la polizia municipale – possono solo invitare i bagnanti a rispettare le norme e, soprattutto, a non lasciare in giro i rifiuti, anche se poi alla fine passano la maggior parte del tempo a raccogliere la spazzatura abbandonata. Tutto ciò mentre molti giovani, incuranti dei rischi, si arrampicano sugli scogli per raggiungere il versante de La Solara che dovrebbe essere off-limits visto che manca la passerella di collegamento.

L’unica soluzione potrebbe essere il contingentamento degli accessi, mentre almeno con l’attivazione della guardiania all’imbocco della strada si è evitato il via vai di scooter lungo la stradina che conduce al mare.

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Marina di Puolo

Tutto nella norma a Massa Lubrense dove per accedere alle spiagge libere è necessario prenotare contattando il Parco di Punta Campanella (solo i residenti) o i singoli affidatari, in attesa dell’arrivo di una app dedicata. Solo a Marina di Puolo si rileva qualche problema nel distanziamento tra gli ombrelloni. Da mercoledì apre la Cala di Puolo, mentre resta chiusa la Concazzurra.

App già attiva, invece, a Meta. Si chiama metabeach e consente di verificare la disponibilità di posti ed eventualmente prenotare. A Sant’Agnello ieri spiaggia di Caterina di nuovo aperta dopo gli interventi di pulizia e livellamento della sabbia di sabato.

Anche al borgo di Marina di Cassano, a Piano di Sorrento, non si registrano problemi. Qui l’amministrazione è già al lavoro per il futuro. Approvato un progetto per eliminare la scogliera antistante la spiaggia e procedere al ripascimento dell’arenile ampliandolo. A Vico Equense, dopo le polemiche provocate dalla decisione dei vertici comunali di riservare ai residenti le spiagge completamente libere, un fine settimana senza criticità.

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