La Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata ha eseguito questa mattina un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale oplontino nei confronti di 16 persone, 11 delle quali destinatarie della custodia cautelare in carcere e 5 degli arresti domiciliari. L’inchiesta riguarda i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, peculato, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti, in relazione ad una pluralità di lavori pubblici affidati dal Comune di Sorrento dal 2022 al 2024.
Le indagini dei finanzieri riguardano 36 appalti per un valore complessivo che supera i 35 milioni di euro, tra i quali 4,5 milioni di fondi del Pnrr. Tra i destinatari delle misure cautelari vi sono l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, già arrestato il 21 maggio scorso in flagranza del reato di induzione indebita, tuttora detenuto in carcere, due funzionari dell’amministrazione comunale di Sorrento, 7 imprenditori aggiudicatari di procedure ad evidenza pubblica ed il “sensitivo” Raffaele Guida.
Contestualmente, le Fiamme Gialle hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare, personale ed informatica e di sequestro, emesso dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti di 26 persone, delle quali 14 destinatarie del provvedimento restrittivo ed altre 12 persone indagate per analoghi reati.
Su richiesta del pm Giuliano Schioppi, il gip Mariaconcetta Criscuolo ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’ex sindaco Massimo Coppola, per il sensitivo Raffaele Guida, l’ex consigliere comunale e commercialista Vincenzo Sorrentino, Danilo Amitrano, il tecnico Vincenzo Rescigno, Gennaro Esposito, e gli imprenditori Mario Parlato, Luigi Todisco, Luigi Di Palo, Aniello Vanacore (due cugini omonimi).
Ai domiciliari, invece, sono finiti il capo dell’ufficio tecnico comunale Filippo Di Martino, il funzionario Luigi Desiderio, e gli altri imprenditori Alessandro Di Domenico, Michele Zambelli e Raffaele Guarino.