Si è svolta oggi, sabato 3 maggio 2025, presso la Marina di Puolo, la tappa conclusiva del progetto “Trekking tra le onde”, un’esperienza educativa e ambientale che ha coinvolto oltre 150 alunni dell’Istituto comprensivo “Torquato Tasso” di Sorrento. L’evento finale, organizzato in collaborazione con il Comune di Sorrento e Penisolaverde, ha visto gli studenti impegnati in una sfida originale e sostenibile: la gara “Pesca il Rifiuto”, una competizione simbolica ma altamente educativa che ha unito sport, gioco e tutela dell’ambiente.
Divisi in squadre, i ragazzi hanno raccolto i rifiuti abbandonati lungo la costa, imparando sul campo quanto sia importante proteggere il proprio territorio dai danni dell’antropizzazione. A fare da arbitri della competizione sono stati la dirigente scolastica Marianna Cappiello e il presidente del Consiglio comunale di Sorrento Luigi Di Prisco, l’Associazione “Vela a Tarchia” e l’Associazione “Amaremare”. Grande anche la partecipazione dei genitori degli alunni.
Il progetto è stato diretto da l’esperto Francesco Di Giulio e coadiuvato dalla vice preside Elena Russo. A conclusione dell’evento a tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione. “Eventi come questo rappresentano il cuore pulsante della formazione civica delle nuove generazioni – ha dichiarato Luigi Di Prisco –. L’iniziativa ‘Trekking tra le onde’ ha saputo coniugare amore per il territorio, rispetto per l’ambiente e riscoperta delle radici storiche e culturali della nostra terra. Vedere questi ragazzi camminare, apprendere e impegnarsi in prima persona è il segnale più forte che la strada dell’educazione ambientale è quella giusta. Ringrazio l’Istituto Tasso, la dirigente scolastica, Penisolaverde e tutte le associazioni coinvolte per aver costruito un percorso educativo così concreto e significativo”.
Il progetto, finanziato nell’ambito del Pnrr ha visto gli studenti impegnati in un percorso formativo e laboratoriale lungo oltre 500 chilometri, toccando diversi comuni rivieraschi del golfo di Napoli. Gli alunni hanno scoperto il territorio da una prospettiva insolita: quella dei confini marittimi, intesi non come barriere ma come porte aperte sulla storia, la cultura e il futuro.
Le tappe hanno incluso esperienze pratiche, visite a cantieri navali, musei scientifici, lezioni di biologia marina e marineria, incontri con esperti e mestieranti del mare, contribuendo a rafforzare la conoscenza del patrimonio costiero e fornendo stimoli per futuri sbocchi professionali.
La ricompensa più preziosa dell’intero percorso formativo è stato l’amore per la natura, per il mare, per il proprio territorio e per chi ha sognato e realizzato questo percorso la vera ricompensa è stato il desiderio dei ragazzi di rimettersi in cammino verso nuove mete.