Beirut, Libano, 16-18 settembre 1982. Miliziani falangisti e forze collaborazioniste libanesi al soldo dell’esercito israeliano massacrano migliaia di palestinesi rinchiusi nei campi profughi di Sabra e Shatila. Uno dei più grandi eccidi di civili compiuti dopo la Seconda guerra mondiale. Un “atto di genocidio”, secondo le Nazioni Unite, rimasto senza colpevoli, senza giustizia, espulso dal patrimonio della memoria collettiva.
“Sabra e Shatila. Per non dimenticare”. È questo il titolo dell’evento organizzato per venerdì 20 giugno negli spazi di Villa Fiorentino, a Sorrento. Il professor Marco Russo parlerà dei massacri compiuti nel 1982 nei due campi profughi accompagnando i presenti a comprendere le radici di quanto accade oggi in Palestina. Un appuntamento a cura dalla Fondazione Sorrento.