Immagini che entrano nel profondo dell’anima e scuotono la coscienza. Sono quelle realizzate nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, da Raffaele Federico. Il chirurgo, fotografo per passione, ha voluto immortalare con il suo obiettivo un luogo tristemente famoso per aver dato la morte a migliaia di persone, uomini e donne, anziani e bambini, ebrei e non solo, durante la seconda guerra mondiale.
Ora questi scatti, rigorosamente in bianco e nero, diventano una mostra. L’esposizione, dal titolo “Auschwitz–Birkenau, per non dimenticare” sarà ospitata negli spazi di Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, a partire da oggi, sabato 4 ottobre e fino al 9 novembre. Un evento che vede la presentazione del professor Giovanni Fiorentino, mentre i cenni storici sono a cura del professor Domenico Torre.
Un racconto fotografico con il quale il dottor Raffaele Federico vuole accompagnare i visitatori in un percorso tra i luoghi dove si è consumato il più grande crimine della storia dell’umanità, attraverso le immagini dei campi di sterminio nazisti, con le fabbriche vuote, il filo spinato, i binari del treno, insieme alle montagne di oggetti appartenenti alle vittime. Un viaggio nel lato più oscuro dell’animo umano che restituisce tutto il senso dell’orrore che si possa ricordare.
E proprio per tenere viva la memoria dell’immane tragedia che ha sconvolto il XX secolo che questa iniziativa si propone ai visitatori, anche alla luce dell’attuale scenario internazionale, con le immagini provenienti dalla Striscia di Gaza che in maniera drammatica rimandano a quanto accaduto appena 80 anni fa nel cuore dell’Europa.
La mostra, realizzata con il sostegno della Fondazione Sorrento e del Centro Studi e Ricerche Bartolommeo Capasso, inaugurerà oggi pomeriggio alle ore 18 e resterà aperta al pubblico fino al 9 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.