Accoglienza con essenze tipiche della penisola sorrentina. Personale dedicato connesso ai clienti tramite smartwatch. Escursioni e transfer con yacht ed elicotteri. Lezioni di cucina con chef stellati. E perfino sedute di shopping nei negozi più alla moda del centro di Milano che riaprono in via esclusiva durante gli orari di chiusura al pubblico. Sono solo alcuni dei servizi offerti dagli alberghi di lusso di Sorrento per coccolare chi li sceglie per il proprio soggiorno. E, soprattutto, che non ha problemi di budget.
Un segmento, quello del luxury, in continua espansione. Come confermano i dati forniti dall’ufficio statistica dell’Agenzia regionale Campania turismo. In penisola sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense, ci sono 167 alberghi, il che rende questo territorio uno dei principali comprensori turistici d’Italia. La metà, 84, espongono le 4 stelle Michelin, mentre il 10 per cento, vale a dire 17, raggiungono le 5 stelle attribuite dalla guida per eccellenza.
Un firmamento nel quale risalta il gruppo di hotel che fa capo alla famiglia Manniello la quale, da sola, può vantare ben 3 strutture ricettive a 5 stelle ed altrettanti 4 stelle. “Il turismo di lusso a Sorrento si concentra sull’eccellenza del servizio, sull’ospitalità di alta classe e sull’esperienza esclusiva offerta agli ospiti delle strutture ricettive”, mette in chiaro Mario Manniello che, con il fratello Giuseppe, gestisce il 5 stelle La Favorita ed ha appena assunto il controllo del 4 stelle Europa Palace. “Gli hotel a cinque stelle, le ville di lusso con vista sul mare ed i ristoranti gourmet contribuiscono a creare un’atmosfera di raffinatezza e comfort – aggiunge Manniello -. Le attività esclusive come tour privati, esperienze culinarie personalizzate di alta qualità fanno sì che i visitatori vivano un’esperienza memorabile e lussuosa durante il loro soggiorno a Sorrento”.
E le tariffe sono proporzionate. Il costo della stanza al La Favorita, ad esempio, va dai 600 ai mille euro a notte. Cifre non per tutti, insomma. “La maggior parte dei nostri clienti sono statunitensi, che rappresentano il 60 per cento del totale – puntualizza Manniello -. Ma non mancano britannici, tedeschi ed arabi”. Ed i nuovi collegamenti diretti Napoli New York potrebbero ulteriormente favorire l’arrivo di viaggiatori da oltreoceano alla ricerca di una vacanza da sogno.
“Il segreto dell’ospitalità sorrentina va oltre la cortesia; è radicato nella cultura e nelle tradizioni locali che pongono un’enfasi particolare sull’accoglienza e sul benessere degli ospiti – chiarisce Mario Manniello -. La generosità e la cordialità dei sorrentini derivano dalla bellezza mozzafiato della regione, che ispira un senso di gioia e di apertura verso gli altri. Questa combinazione di fattori crea un’atmosfera unica, che fa sì che chiunque si trovi a Sorrento si senta non solo ospite, ma parte integrante di una comunità accogliente e calorosa. Il segreto è cercare di vendere il territorio e le usanze locali il più possibile trasmettendo il senso di sorrentinità ai turisti. Far sentire il turista uno di noi è una parte integrate del lusso”.
Non mancano, però, i punti sui quali intervenire: “Si dovrebbe puntare a realizzare un porto di livello e ad incrementare l’interesse di grandi brand della moda, ma bisogna anche investire sulle risorse umane che sono il motore e l’immagine delle nostre eccellenze”. “Una grossa pecca per Sorrento, purtroppo, è la mancanza di negozi di alto livello collegati ai marchi del lusso: tanti negozi hanno chiuso e sono diventati ristoranti, bar, gelaterie – conferma l’albergatore e presidente dell’associazione Agenti di Viaggio Penisola Sorrentina, Gino Acampora -. Per fortuna abbiamo Capri ed in parte Positano nelle vicinanze che ci aiutano a colmare questo gap”.
Anche la dinastia degli Acampora rappresenta uno dei punti di forza dell’ospitalità made in Sorrento potendo contare su diverse strutture tutte a 4 e 5 stelle. “I numeri di Sorrento sono alti, non sempre è facile conciliare il mercato del lusso con i grandi numeri: i clienti lusso chiedono più privacy, più esclusività, poi spesso la presenza di un vip richiama un altro – spiega Acampora -. È un mercato difficile da gestire ma con un grosso potenziale di spesa, interessante investirci ma anche le istituzioni devono fare la loro parte, possiamo avere l’albergo più bello del mondo, il ristorante migliore ma anche tutto quello che ci gira intorno dovrebbe essere all’altezza”.
Andrebbero risolte, in primis, le criticità legate ai trasporti ed al traffico. Ma anche all’assistenza sanitaria come ha confermato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, quando ha inaugurato la nuova rianimazione dell’ospedale di Sorrento: “I turisti nello scegliere una destinazione guardano anche alla presenza di strutture mediche adeguate”.
Per fortuna i punti di forza non mancano. “Abbiamo la fortuna, a parte la bellezza naturale delle nostre località, di avere molte strutture di eccellenza sia per l’ospitalità alberghiera con hotel e ville di alto livello, che per la ristorazione avendo tanti ristoranti stellati – evidenzia Gino Acampora -. Ma Il lusso non si limita al solo albergo o ristorante, richiede dei servizi esclusivi di qualità, dal motoscafo allo yacht, visite con guida personale, a volte ci chiedono servizi particolari come il personal trainer od anche l’esperto per lo shopping che li accompagni nei negozi, i transfer in elicottero per evitare il traffico, lezioni di cucina con uno chef stellato. In passato abbiamo ricevuto le richieste più strane, come bloccare un ristorante in esclusiva anche per sole 4 persone, o anche prenotare lo shopping in un negozio di lusso (a Milano) un’ora dopo la chiusura, garantendo un minimo di spesa: ci sono spesso richieste tra le più bizzarre e originali e bisogna essere sempre pronti ad esaudirle”.
Così come avviene all’Hilton Sorrento Palace, che solo sulla carta è un 4 stelle visto che assicura servizi al top. “I nostri standard sono quelli Hilton Élite con clientela selezionata che tiene a far parte delle esclusive categorie diamond, gold e silver della catena”, spiega Gianmario Russo, patron della più grande struttura ricettiva della Costiera che può contare su ben 331 stanze delle quali 80 executive. Il costo di un soggiorno? Può variare tra 800 e 1.700 euro a notte. “La nostra clientela di alto livello è rappresentata per il 70 per cento da americani, ma non mancano viaggiatori provenienti da oriente come arabi ed indiani”.
Ma Sorrento non è solo lusso, come confermano le presenze record del 2023 che, (i numeri sono ancora ufficiosi) hanno superato quota tre milioni. E quest’anno si punta quantomeno a bissare il record. “Da noi arrivano viaggiatori da tutto il mondo con diversa capacità di spesa – puntualizza Costanzo Iaccarino, presidente Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina -. Abbiamo constatato in un’unica stagione la presenza di clienti di 102 diverse nazioni. E noi siamo sempre pronti a soddisfare le esigenze di tutti garantendo il miglior servizio possibile in base agli standard previsti per le diverse strutture ricettive. Facciamo, insomma, turismo di qualità. E le tariffe sono proporzionate, anche per questo i clienti ritornano, al contrario di altri territori dove dopo il boom dell’ultimo biennio, i costi sono aumentati e si rileva una contrazione degli arrivi”.