Niente lezioni fino a lunedì prossimo alla scuola Angelina Lauro di Sorrento. Questa mattina il plesso di via Bartolomeo Capasso, che fa parte dell’istituto comprensivo Torquato Tasso, è stato evacuato a causa di una fuga di gas. L’allarme è scattato poco prima di mezzogiorno quando dalla struttura – che ospita classi dell’infanzia e della primaria – hanno avvisato che si avvertiva la presenza di gpl negli ambienti del seminterrato che accolgono le cucine dove vengono preparati i pasti per gli studenti.
Immediatamente è stato attivato il previsto piano di sgombero. I bambini, accompagnati dagli insegnanti, hanno lasciato l’edificio in ordine e senza panico. Sul posto, nel giro di pochi minuti, si sono portati i vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento insieme ai tecnici del Comune di Sorrento che hanno eseguito tutte le verifiche del caso.
In effetti gli esperti hanno riscontrato una fuoriuscita di gas dall’impianto che alimenta le cucine della scuola che ora dovrà essere riparato. In un primo momento si prevedeva, solo per la giornata di domani, lo stop al servizio di refezione con la sospensione nella somministrazione dei pasti agli alunni. Le lezioni, invece, si sarebbero svolte regolarmente.
Poi è arrivata la relazione dei vigili del fuoco che in serata ha spinto il sub commissario Eliseo Nicolì, che affianca il prefetto Rosalba Scialla nella guida della città di Sorrento dopo l’arresto dell’ex sindaco Massimo Coppola, a firmare un’ordinanza che impone la chiusura della scuola almeno fino a domenica.
In particolare si fa riferimento al rapporto tecnico dei vigili del fuoco, il quale attesta che, all’esito delle verifiche strumentali, è stata accertata una “fuga di gas verificatasi sull’impianto di adduzione a servizio del locale cucina”. La stessa relazione evidenzia la gravità della situazione in dipendenza dal fatto che la fuoriuscita di gpl “interessava e persisteva in diversi ambienti del plesso scolastico”.
Il comando dei vigili del fuoco, nella sua qualità di organo tecnico specializzato in materia di sicurezza antincendio e rischi connessi, al termine delle operazioni di intervento, “diffidava l’uso di tutto il plesso scolastico, compreso l’uso della cucina”. Tale diffida è condizionata risolutivamente alla “bonifica degli ambienti con personale tecnico specializzato” e all’obbligo di “ripristinare l’impianto di adduzione gas come da normativa di sicurezza vigente”. Gli stessi pompieri hanno formalmente invitato l’amministrazione “a voler intraprendere tutti i provvedimenti contingibili ed urgenti di competenza”.
Pertanto il sub commissario Nicolì ha ritenuto che “la saturazione, o comunque la persistenza, di gas gpl, che costituisce sostanza infiammabile ed esplosiva, in più ambienti di un edificio ad alta frequentazione, quale un plesso scolastico, integra un rischio grave, concreto ed immediato, come tale incompatibile con la prosecuzione della frequentazione dell’edificio stesso”, imponendo la chiusura del plesso fino a lunedì mattina, con la possibilità di prorogare il provvedimento fino alla definitiva messa in sicurezza.




