Sorrento. Chiusura via Nastro Verde, ordinata la messa in sicurezza

Da sabato scorso via Nastro Verde è chiusa al traffico a causa della frana verificatasi tra il borgo di Priora e la zona collinare di Sant’Agata sui due Golfi. Terreno, fango, pietre e detriti, a causa delle piogge dei giorni precedenti, si sono riversati dal fondo sovrastante la strada, invadendo quasi completamente la carreggiata.

Per fortuna lo smottamento non ha provocato feriti, ma il successivo sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune e di Anas, ha evidenziato la necessità di chiudere l’arteria alla circolazione per la sicurezza di automobilisti e centauri.

Lo stop al transito, però, sta provocando pesanti disagi per la popolazione, tanto che il commissario straordinario del Comune di Sorrento, Rosalba Scialla, ha chiesto all’ufficio tecnico dell’ente di effettuare una valutazione della situazione e predisporre una relazione con indicate “le azioni da intraprendere per la mitigazioni del rischio e l’eliminazione del pericolo per la pubblica e privata incolumità”.

Dalle verifiche è emerso che “il materiale franato sulla sede stradale non è costituito solo da terreno vegetale, ma anche da gabbionate metalliche di sostegno, opere e pertinenze della statale 145 di proprietà di Anas”, mentre “la porzione a monte del versante di proprietà privata si trova in condizioni molto critiche e si evidenziano rischi di ulteriori smottamenti” anche a causa delle “instabili condizioni meteo della stagione invernale”.

Nella relazione, quindi, si evidenzia la necessità e l’urgenza “di provvedere ad eseguire una serie di
interventi a carico dei soggetti privati, identificati come proprietari del terreno da cui è provenuta la frana, e a carico di Anas spa titolare della strada SS 145 “Sorrentina” al km 33+100 (località Nastro Verde) al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza della viabilità ed evitare possibili ulteriori rischi per la pubblica e privata incolumità”.

I proprietari del fondo hanno ora 5 giorni di tempo per eseguire gli interventi indicati nella relazione tecnica per la messa in sicurezza del costone, mentre Anas è chiamata ad adottare “tutte le misure necessarie atte a rimuovere gli inconvenienti rilevati, nelle aree di propria competenza, secondo le indicazioni fornite nella relazione tecnica, coordinandosi con il competente ufficio comunale, al fine di assicurare il ripristino delle condizioni di viabilità e di sicurezza urbana”.

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