I coriandoli, uno dei simboli del Carnevale, destinati ad essere mangiati anziché a finire lungo le strade. L’idea – non è la prima e, possiamo giurarlo, non sarà l’ultima – arriva da Sorrento, ed è frutto, neanche a dirlo, della fantasia e dell’inventiva del pasticciere dei vip, Antonio Cafiero, che stavolta ha potuto contare anche sul supporto del figlio Mario. Una pensata semplice ma geniale: i titolari della Pasticceria Primavera hanno pensato di rendere commestibili gli inconfondibili cerchietti colorati, che si è soliti lanciare in questo periodo.
“Si tratta di tante minuscole meringhe dalle mille sfumature – spiegano i Cafiero senior e junior – che chiunque può realizzare facilmente e in poco tempo anche a casa propria. Servono essenzialmente due ingredienti: 200 grammi di albume d’uovo e mezzo chilo di zucchero, cui va aggiunta qualche goccia di colore alimentare in gel e, volendo, un po’ d’aroma. Vanno montati insieme per 10 minuti alla massima potenza in una planetaria o con fruste elettriche e, poi, con sac a poche dal beccuccio piccolo bisognerà formare dei cerchietti su carta forno adagiata su placca. Da cuocere in forno a 100 gradi per circa 10 minuti. Tutto qui”.
Chi, invece di realizzarli personalmente in casa, volesse acquistare già fatti i gustosi coriandoli commestibili, potrà trovarli sfusi o nelle tipiche bustine direttamente presso la gelateria Primavera di corso Italia a Sorrento, dove per l’occasione sono disponibili anche chiacchiere meringate, oltre, naturalmente, a quelle classiche.