MASSA LUBRENSE. E’ stata combattuta come ci si aspettava alla vigilia ed giocarsi la vittoria sono stati i piloti più quotati. La diciassettesima edizione dello Slalom del Nastro d’Oro (gli organizzatori per motivi scaramantici hanno ribattezzato la gara come la numero 16+1), è stata caratterizzata da un susseguirsi di emozioni mentre i driver si sfidavano a colpi di accelerazioni e staccate tra i birilli posti lungo il tracciato che da Marciano conduce a Termini.
Dopo una prima manche interlocutoria, nella seconda i tempi si sono abbassati sensibilmente, generando per grosse linee quella che poi sarebbe stata la classifica anche dopo la terza ed ultima prova.
A far segnare il miglior crono, dunque, è stato uno dei piloti di casa, Salvatore Venanzio, che con la sua Radical Sr4 motorizzata Suzuki si è piazzato davanti ad un altro beniamino locale, Luigi Vinaccia, al volante della fida Osella Pa9/90-Alfa Romeo. Sul terzo gradino del podio è salito Salvatore Castellano con una Radical Prosport Suzuki.
A seguire si sono piazzati Antonino Sbaratta (Radical Sr4-Suzuki) e l’intramontabile Cataldo Esposito (anche lui in gara con una Radical Sr4-Suzuki). Per dare l’idea di come sia stata combattuta la corsa basti dire che i primi cinque piloti hanno fatto registrare distacchi contenuti entro i 10 secondi.
Una bella giornata di sport e motori, insomma, che ha visto migliaia di appassionati assieparsi lungo i sinuosi tornanti del Nastro d’Oro, affacciati sui Faraglioni di Capri, per assistere alle evoluzioni al volante dei propri beniamini.