Sarà la commissione di garanzia a decidere circa la presunta incompatibilità dell’assessore Tito

Paolo Trapani

META. Spetterà alla commissione comunale di Controllo e Garanzia decidere in merito alla presunta incompatibilità nel ruolo di consigliere comunale dell’assessore al Bilancio, Giuseppe Tito.

A deciderlo è il sindaco Paolo Trapani in seguito ai rilievi mossi dai consiglieri di minoranza. Il problema nasce dalla vicenda relativa all’albergo Giosuè a Mare, di proprietà della famiglia dell’assessore, sul quale pende un contenzioso giudiziario per abusi edilizi rilevati dai carabinieri nel 2006.

I sopralluoghi evidenziarono la realizzazione senza licenza di 5 camere della struttura ricettiva. Nel 2007 il Comune emise un’ordinanza per la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi, ma la madre di Tito, Filomena Romano, presentò ricorso al Tar per ottenere la revoca del provvedimento, mentre l’amministrazione si costituì in giudizio.

Ad oggi l’udienza non è stata ancora fissata, però l’opposizione in Consiglio comunale ha sollevato la questione dell’incompatibilità per Tito. “La nostra intenzione – afferma il sindaco Trapani – è di evitare qualsiasi strumentalizzazione. Proprio per agire nel segno della trasparenza ho deciso di coinvolgere l’organismo deputato a valutare tali questioni”. La commissione, chiamata ad esprimersi entro 20 giorni, è presieduta dal capogruppo della minoranza, Maria Laura Gargiulo, affiancata da due consiglieri, Angelo Apuzzo e Luciano Maresca.

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