Inizio settimana con soppressioni e ritardi per i convogli Circumvesuviana, a causa dell’ennesima protesta selvaggia. I capitreno, infatti, si rifiutanoo di accettare le ore di straordinario, necessario per garantire il servizio, considerato l’organico ridotto. E così l’Eav è costretta a cancellare le corse.
Oggi sono state più di venti quelle saltate, ma anche ieri sono stati soppressi oltre dieci treni. In alcuni casi è stato attivato il servizio automobilistico sostitutivo, ma nel corso della giornata ha prevalso il caos: banchine affollate, treni strapieni e tanto malumore tra pendolari studenti e turisti, alle prese con l’ennesimo calvario targato Circum.
Alla base della protesta ci sarebbe una rottura delle trattative per il riconoscimento di una serie di bonus, anche economici: i capitreno avrebbero deciso, così, di rifiutare lo straordinario e creare un inevitabile disagio. Il presidente Umberto De Gregorio non ha commentato pubblicamente la vicenda, ma ha inviato una lettera a tutti i lavoratori e alle organizzazioni sindacali, appellandosi al senso di responsabilità.
“Invitiamo a sospendere immediatamente ogni forma di protesta anomala, in quanto dannosa per tutti, irrispettosa per gli utenti e soprattutto in contrasto con la volontà di firmare accordi interessanti per le varie categorie aziendali – si legge nella missiva -. Non ci possiamo sedere ai tavoli di trattativa senza un clima di serenità. Soltanto in un clima di rispetto reciproco e di collaborazione potremo dare risultati soddisfacenti”.