Due tonnellate di rifiuti, tra cui copertoni, attrezzi per la pesca e per la nautica, e materiali in plastica. È il risultato di una cinque giorni di bonifica e monitoraggio dei fondali marini di Sorrento, nel tratto compreso tra Marina Grande e la spiaggia di San Francesco.
Le operazioni si sono concluse questa mattina, con una giornata ecologica che ha visto il supporto degli uomini del Nucleo Sommozzatori di Napoli della Guardia di Finanza e del Locamare Sorrento della Guardia Costiera. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Sorrento, ed ha visto la presenza del sindaco, Massimo Coppola e del presidente del Consiglio comunale, Luigi Di Prisco.
Determinante la collaborazione di Penisolaverde e la partecipazione del centro subacqueo Torre del Greco, dei volontari di Marevivo sezione penisola sorrentina, dell’associazione Jaques Costeau, del Diving Capri and Amalfi Coast, dell’associazione 31 agosto, oltre che delle cooperative di pescatori Azzurra e Sant’Anna.
Presente anche l’Area Marina Protetta Punta Campanella, con la squadra del Project Mare, composta da 10 volontari provenienti da 7 paesi, Croazia, Spagna, Belgio, Portogallo, Francia, Tunisia e Grecia, con un’età media di 25 anni, e una formazione che spazia dalla biologia marina alla conservazione della natura, dallo studio delle lingue alle scienze politiche, coinvolti in un programma di scambio culturale europeo.
La mattinata di attività ha riguardato sia lo specchio d’acqua antistante Marina Grande che a terra, con la pulizia della spiaggia e della scogliera.
“Questa iniziativa si inserisce nel quadro più ampio di azioni volte al monitoraggio dei fondali marini – spiega Di Prisco -. Da evidenziare che, a seguito dei numerosi interventi svolti nel corso degli anni, lo stato dei fondali è notevolmente migliorato, tanto che i rifiuti presenti si trovano in zone non interessate da precedenti azioni di bonifica. Nelle aree già oggetto di pulizia, c’è una residuale presenza di rifiuti dovuta esclusivamente agli spostamenti causati dalle mareggiate.
Oltre a continuare in questa direzione, nel corso dei prossimi anni, tenendo alta l’attenzione sui nostri fondali, bisogna proseguire nella divisione tra acque bianche e nere, nonché nel monitoraggio sempre più costante di eventuali perdite sulla rete fognaria, per salvaguardare in modo sempre più costante il nostro ambiente marino”, ha concluso Di Prisco.