Quote rosa in Giunta: il prefetto richiama il sindaco Tito

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META. Non può esserci una sola donna in una Giunta composta dal sindaco e da altri 4 assessori. Lo ha ribadito il prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, in una lettera inviata al primo cittadino di Meta, Giuseppe Tito. Secondo l’ufficio territoriale di governo l’attuale composizione dell’esecutivo non rispetta la normativa sulla parità di genere.

La legge impone che almeno il 40% degli assessori sia di sesso diverso rispetto a quello prevalente. Allo stato attuale, però, della Giunta fanno parte il sindaco Tito, gli assessori Pasquale Cacace, Raffaele Russo e Massimo Starita cui si aggiunge un’unica donna: Angela Aiello. Il problema si è posto dopo il siluramento di Susanna Barba cui il sindaco Giuseppe Tito ha revocato l’incarico di assessore e le deleghe ritenendola “non più in sintonia con gli indirizzi politici della maggioranza”.

Ed è stata proprio Barba, insieme all’opposizione, a segnalare la violazione della normativa sulle quote rosa alle autorità competenti. Ecco perché il prefetto Pantalone ha chiesto al sindaco Tito chiarimenti sulla composizione dell’esecutivo.

Potrebbe essere l’occasione giusta per Biancamaria Balzano che siede tra i banchi della maggioranza e si è finora accontentata di una ruolo da consigliere con competenze su Cultura, Contenzioso e Pari opportunità. Ma non è da escludere che il sindaco Tito peschi un nome esterno al Consiglio comunale. “Siamo alla ricerca del profilo giusto per integrare la Giunta – assicura il primo cittadino – nella consapevolezza di quanto la legge ci impone”.

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