Questione Villa Fondi: Il Comune fa dietro-front sul project-financing

PIANO DI SORRENTO. Dopo il confronto pubblico di lunedì sera il sindaco Giovanni Ruggiero ha deciso di non sottoporre il progetto al vaglio del Consiglio comunale. Non ci sarà, quindi, la dichiarazione di pubblica utilità che sarebbe stato il primo passo verso l’affidamento della storica residenza ai privati.

 

“Preferiamo fermarci e riflettere”, annuncia il primo cittadino. Ma quali sono le ragioni dell’inversione di marcia? Sembra che il progetto predisposto da quattro imprenditori locali, capitanati da Michele Guglielmo, non sarebbe soddisfacente per le esigenze del Comune. Limiti evidenziati anche da alcuni componenti della maggioranza, a cominciare da Vincenzo Iaccarino, Costantino Russo e Pasquale D’Aniello.

A delineare la soluzione più adatta sarà un tavolo di lavoro al quale siederanno esponenti dell’amministrazione comunale, della minoranza e del comitato civico “Villa Fondi Bene Comune”, fondato proprio per scongiurare la privatizzazione della struttura.

“Valuteremo insieme i contenuti di ogni eventuale proposta, nella speranza che tutti mettano da parte i pregiudizi e si aprano ad un confronto schietto”, il sindaco Ruggiero.

Una decisione salutata come una vittoria dal leader della minoranza, Giovanni Iaccarino. Era stato proprio lui, nel corso del dibattito pubblico di lunedì sera, a proporre la nomina di una commissione chiamata a delineare la soluzione migliore per il rilancio di Villa Fondi. “Più che personale o del gruppo che rappresento, questa è la vittoria dei cittadini – sottolinea Iaccarino –. Facendo un passo indietro, il sindaco ha dimostrato buon senso”.

In vista della convocazione del tavolo di lavoro, la minoranza ha già chiare le condizioni da dettare all’amministrazione comunale: un management di spessore, garanzia della fruibilità della struttura da parte del pubblico, spazi adeguati per le manifestazioni culturali, massima trasparenza del bando di gara.

“Ogni soluzione dovrà essere funzionale alla realizzazione di questi obiettivi – conclude il leader dell’opposizione –. Non escludiamo né l’intervento dei privati, né l’istituzione di una fondazione pubblica che gestisca Villa Fondi, purché il nostro gioiello di famiglia sia rilanciato e valorizzato”.

Soddisfazione anche dei membri del comitato “Villa Fondi Bene Comune”: “Siamo felici – spiegano – che il sindaco abbia dato ascolto alle richieste avanzate dalle associazioni culturali”.

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