SORRENTO. L’Abbac chiede al Comune di modificare il regolamento approvato alcuni anni fa, rivedendo la modalità di versamento, le sanzioni per mancato versamento alla scadenza ed una migliore fruizione dei fondi destinati mediante un accordo che riconosca in percentuale una quota per migliorare servizi pubblici condivisi.
“L’accertato mancato versamento della tassa di soggiorno di un albergo, che aveva trattenuto per se un anno dell’imposta, come di altri a Sorrento – spiegano il presidente Regionale Abbac Agostino Ingenito ed il coordinatore Abbac Penisola Sorrentina Sergio Fedele – è la dimostrazione palese, qualora ce ne fosse stato bisogno, che non serve fare discriminazioni nel turismo ma piuttosto smettere di usare alibi e rendite di posizione che non hanno alcun riscontro oggettivo nella realtà se non mantenere status ormai privi di qualsiasi fondamento”.
“La società incaricata di effettuare l’accertamento è la stessa del Comune di Napoli – aggiungono ancora dall’Abbac -. Abbiamo sollecitato il Comune di Sorrento a dotarsi di alcune necessarie modifiche e abbiamo chiesto all’azienda che ha fornito ed assiste per il software gestionale di procedere ad alcuni necessari aggiornamenti tecnici. Serve trovare una sinergia, le giuste repressioni delle forze di polizia locale e di finanza vanno accompagnate ad azioni politiche turistiche”.
Pertanto l’invito ad attuare una strategia condivisa. “Gli operatori ricettivi extralberghieri dell’Abbac, associazione dei bed & breakfast ed affittacamere, vogliono condividere con l’amministrazione comunale un piano che punti a fare delle scelte precise in merito a immobili ad uso turistico, risolvendo la spinosa questione di quel regolamento condominiale approvato dall’ente ma oggetto di sentenze della Cassazione e del Tar e di affrontare la vicenda degli abusi edilizi e pratiche di condono. Vanno risolti nodi intricati ormai storici che non consentono di migliorare. Serve un’operazione verità che metta tutti nelle condizioni di lavorare alla pari per la qualificazione turistica e dell’accoglienza, principale risorsa economica di Sorrento.
Un piano che sviluppi competenze formative degli operatori e generi azioni di spessore anche per migliorare promozione e servizi effettivi ad uso e consumo di ospiti che non provengono più solo dal sistema del turismo organizzato ma invece sempre più da quello individuale. Turisti consapevoli più attenti alla spesa, attenti recensori interessati ad esperienze in linea con le tendenze di turismo non di massa. Non serve qualche episodica diretta del telegiornale ma un piano di azioni e scelte condivise e strategiche”.