Negli ultimi giorni molti utenti in particolare chi ha attivo un contratto telefonico con la società Tim spa ha lamentato presso la sede locale Adiconsum a Piano di Sorrento di non ricevere più la fattura cartacea presso il proprio domicilio di residenza e quindi di trovarsi improvvisamente in mora per aver omesso di saldare la fattura di telefonia scaduta si, ma mai consegnata. Molti si sono resi conto di questo problema solo dopo essere stati contattati dal call center dedicato del 187 della Tim il cui operatore comunicava al malcapitato il mancato pagamento della ultima fattura scaduta.
“Tutto ciò – fanno sapere dall’associazione dei consumatori – ha comportato un nuovo onere a carico dei clienti Tim che il più delle volte hanno dovuto registrarsi alla app di Tim e scaricare la fattura non ricevuta, per poi stamparla e andare a pagarla; il tutto con la beffe dell’addebito in fattura dei costi di ben 3 euro per l’invio di una fattura non inviata.
La mancata consegna alla clientela delle fatture di Tim – oltre a costituire un inadempimento contrattuale – comporta notevoli disagi per la popolazione: primo fra tutti il trovarsi improvvisamente con la linea staccata per morosità; in secondo luogo il trovare nella fattura successiva anche i costi di mora per il ritardato pagamento della fattura non ricevuta; in terzo luogo il pagamento comunque dei 3 euro per la fattura cartacea non ricevuta ed infine l’onere di dover scaricare, stampare e pagare a proprie spese la fattura”.
“Tutto questo è inaccettabile – tuona Pierluigi D’Apuzzo, presidente di Adicondum Penisola Sorrentina -. Così come è inaccettabile ancora oggi trovare nella fattura la comunicazione che in relazione alla famosa fatturazione a 28 giorni risalente ormai al 2017-2018 – vista la ovvia illegittimità della condotta tenuta – si comunica la ripetizione per il cliente delle somme indebitamente corrisposte. Mi chiedo: ma queste somme quando verranno rimborsate?
Così come è inaccettabile che dovendo fare una ricarica telefonica ti venga addebitato automaticamente 1 euro per dei giga illimitati per 1 giorno ovvero per un servizio non richiesto, non voluto e per la maggior parte di noi non necessario”.
Poi D’Apuzzo lancia un appello: “Fino a quando tutti noi accetteremo supinamente questo stato di cose e ci adegueremo a tutto quello che illegittimamente ci viene imposto, è inutile lamentarsi o peggio ancora puntare il dito contro chi non fa nulla per tutelarci. Fino a quando ci saranno persone che preferiranno adeguarsi anche alle ingiustizie piuttosto che “avere scocciature”, fino a quando non saremo motivati neanche ad inviare una contestazione scritta oppure ad alzare la cornetta del telefono per contestare, fino a quando non capiremo che la tutela parte da ognuno di noi e non esiste un Superman che difende la popolazione dalle ingiustizie, allora vuol dire che oggi questo meritiamo tutti noi”.