Il Tar di Napoli respinge la richiesta di sospendere gli effetti della delibera della giunta municipale di Piano di Sorrento dello scorso 3 gennaio con la quale l’amministrazione del sindaco Salvatore Cappiello ridefinisce le tariffe dell’imposta di soggiorno. Nel mirino di un gruppo di cittadini l’equiparazione delle strutture extralberghiere agli hotel 4 stelle con la tassa per ogni pernottamento aumentata così da 2 a 4 euro.
L’ottava sezione del Tar Campania (presidente Alessandro Tomassetti, consigliere Paola Palmarini e primo referendario Anna Abbate) ha, però, rigettato l’istanza cautelare relativa al ricorso considerando non “irragionevole né l’inserimento delle strutture extralberghiere in un’unica categoria, né l’utilizzazione del criterio del costo di soggiorno – quale indice attendibile di capacità contributiva – come linea guida per la graduazione della tariffa impositiva”.
I giudici amministrativi rilevano in ogni caso che “il paventato danno assume natura meramente economica – trattandosi di somme di denaro peraltro agevolmente recuperabili nei confronti dell’Ente in caso di accoglimento del ricorso nel merito – e che, nel bilanciamento degli interessi, appare prevalente quello pubblicistico” del Comune.