Si è appena conclusa una operazione di polizia giudiziaria condotta dal personale militare della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia. Nella mattinata di oggi, a seguito di una segnalazione pervenuta da alcuni diportisti e dal personale del Porto Turistico di Marina di Stabia, gli uomini della Guardia Costiera è intervenuto all’imboccatura della zona portuale dove era presente un sub in immersione intento alla pesca in zona vietata.
Immediatamente è stata allertata la motovedetta CP 532 che giunta sul posto, ha individuato e fermato il sommozzatore in immersione che stava continuando nella sua attività di pesca all’imboccatura del porto, non segnalato – tra l’altro – con il previsto segnale, creando un grande pericolo per la sicurezza della navigazione e -soprattutto – per la sua sicurezza personale.
I militari hanno prontamente fermato ed identificato il soggetto, il quale è stato condotto presso la sede della Capitaneria di porto per le pratiche di rito. Allo stesso soggetto è stata comminata una sanzione amministrativa per la pesca in zona vietata e per svolgere la stessa senza pallone di segnalazione, come previsto dalla normativa vigente in materia. Tutta l’attrezzatura rinvenuta (fucile subacqueo, coltello, pinne e maschera) è stata sottoposta a sequestro, così come il pescato che è stato rigettato in acqua.
“Si ritiene opportuno rammentare che è molto pericoloso nuotare, pescare ed effettuare qualsiasi altra attività all’imboccatura dei porti, innanzitutto per lo stesso soggetto che, trovandosi nella zona di entrata e uscita delle unità in transito, potrebbe essere tranciato dalle eliche delle imbarcazioni. Quindi, nel confidare nel buon senso degli utenti del mare, si richiama l’attenzione alle condotte da tenere in acqua al fine di evitare spiacevoli incidenti in mare” sono state le parole del comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, capitano di fregata Ivan Savarese.