SORRENTO. Sarà fondamentale la partita casalinga di oggi pomeriggio (inizio alle ore 16) per il Sorrento, capolista del girone B di Eccellenza sotto la guida di Antonio Guarracino. Può tornare in serie D con il supporto dell’aritmetica, in caso di vittoria contro l’Agropoli, secondo a -3, senza i rischi dell’ultima partita sul campo della Virtus Avellino. L’importanza della gara ha risvegliato l’entusiasmo in penisola. Striscione per le vie della città: “Tutti allo stadio”. Uno di essi ricorda un pezzo di storia del Sorrento Calcio: è lo stesso striscione usato nel febbraio 1998, al Pinto di Caserta, quando il Sorrento vinse la Coppa Italia Dilettanti battendo la Viribus Unitis, e poi in occasione del salto dall’Eccellenza al CND nella stessa stagione.
Passato e presente vanno a braccetto nella mente dei tifosi d’annata che ricordano la gioia di due promozioni con il numero “8” finale: le vittorie del campionato di Promozione 1967-1968 e del campionato di Eccellenza 1997-1998. La squadra di Guarracino, dopo un avvio difficile, ha iniziato la sua rimonta fino alla vetta, trascinata dai gol di Alfonso Gargiulo (capocannoniere del girone B con 17 reti) e di Cifani. Il rendimento brillante del Sorrento è stato una lieta sorpresa per i tifosi e per i dirigenti Paolo Durante, Franco Ronzi e Salvatore Di Leva, raccolti attorno al presidente Giuseppe Cappiello. I risultati hanno premiato il progetto di dare fiducia a Guarracino, coach in stile inglese che aveva già fatto bene al San Vito Positano.
Il lavoro, in campo e fuori, del giovane allenatore di Piano di Sorrento ha portato la squadra rossonera a giocarsi oggi una bella fetta delle sue chance di promozione in serie D. “I ragazzi – dice il tecnico – sono consapevoli di quanto sia importante questa partita e tutta la squadra è pronta a affrontarla con la giusta concentrazione, dopo aver fatto tanti sacrifici nel corso di tutta la stagione. Giocheremo in casa e potremo contare sul sostegno dei nostri tifosi con cui ho sempre avuto un rapporto eccellente dai tempi in cui giocavo con la maglia rossonera. Li conosco bene e sono sicuro che ci saranno vicini con tanto entusiasmo dall’inizio alla fine”.
Il tecnico ha ragione perché il Sorrento, che aveva lottato addirittura per la B nelle annate 2010-2011 (con Simonelli allenatore) e 2011-2012 (in panchina prima l’attuale allenatore del Napoli Sarri e poi Ruotolo), ha vissuto in seguito stagioni amare con il ritorno nei dilettanti di cinque anni fa. Il salto in serie D, mancato per tanta sfortuna nelle due precedenti stagioni con il patron Franco Giglio che è uscito dalla dirigenza l’estate scorsa, potrebbe dare una svolta brillante al club rossonero e alla tifoseria, abituati per il passato ad altre categorie. La partita di oggi, tra l’altro, sarà seguita per telefono da Ginevra con grande interesse dal tifoso più importante, l’armatore Gianluigi Aponte, nato in penisola sorrentina, da quindici anni sponsor principale del Sorrento Calcio con la Msc per il suo legame con la terra in cui è nato. Per i tifosi locali, invece, la parola d’ordine è scritta sugli striscioni comparsi nelle strade: “Tutti allo sta- dio”. La città, per una volta, avrà la testa nel pallone tra speranze e scongiuri.
di Antonino Siniscalchi da Il Mattino