Nasce la prima “guida non turistica” dedicata alla città di Sorrento. L’idea è di Alice Leonelli, giovane fotografa, designer e imprenditrice. Durante un viaggio in Vietnam, nel gennaio del 2020, è intenta a scovare luoghi non snaturati dal turismo, ma questa impresa si rivela impossibile e il quadro che le si presenta di fronte è avvilente: barche ancorate in una barriera corallina ormai nera e priva di vita, turisti che pescano stelle marine destinate alla morte in nome di una foto social, differenza di vita tra abitanti locali e ospiti e poi la plastica, fiumi e fiumi di plastica.
Sconcertata dal turismo pensato soltanto per ricavare ogni centesimo possibile, si ferma e inizia a riflettere e paragonare tutto ciò che vede alla sua terra d’origine, Sorrento, altrettanto turistica e abbastanza maltrattata. A causa di un incidente è costretta ad una sosta forzata. Non potendo attraversare il nord del Vietnam come da programma, si ferma sull’isola di Phú Quốc, paradiso di plastica e turismo di massa, lì si stabilisce in un bungalow per due settimane e inizia a scrivere.
Il rientro in Italia è su un volo di linea deserto che fa scalo a Mosca, di li a due giorni inizierà il lockdown, nel quale trova il clima perfetto per scrivere, ma soprattutto per godere di una Sorrento vuota e silenziosa.
Nasce così “Sorrento as a local”. Attraverso le proprie foto scattate tra il 2016 e il 2022, una serie di interviste, una grande ricerca e un po’ di conoscenza personale, Alice Leonelli inizia a decifrare il mondo nel mondo, quello degli indigeni, che riescono a ritagliare il proprio spazio in un luogo dove i prezzi sono quasi inaccessibili e il caos del “tutto pieno” ha sempre la meglio sul silenzio.
Con l’annessione al progetto di Clara Guerrini, l’intero libro-guida si tramuta in artistico. Le foto di Alice Leonelli vengono rielaborate e reinterpretate dalla mano creativa di Clara Guerrini che, disegnandoci sopra, mostra ai lettori, lo sguardo “local” dei sogni di coloro che a Sorrento sono nati o cresciuti.
“Sorrento as a local” si è sviluppata in due anni ed è cresciuta in maniera lenta e periodica. Si è partiti dall’opera scritta per poi aggiungere le foto dell’autrice stessa, che necessitando di un tocco di sogno e infanzia si sono unite e tal volta aggiunte ai disegni di Clara Guerrini. Il lavoro ha raggiunto il suo equilibrio estetico con un’accurata ricerca di colore specifica e un font creato ad hoc. A tutto ciò si aggiunge una passione per l’arte e per la fotografia, che rende la guida, con le sue 150, coloratissime pagine, un vero e proprio “incontro col bello”.
“Sorrento as a local” si distingue dalle normali guide turistiche grazie ad un punto di vista realmente interno: è scritta da un nativo locale e non da un viaggiatore o un amante del luogo. Tutto ciò che viene comunicato ha lo scopo finale di promuovere sostenibilità. Per questo all’interno della guida si parla dell’artigianato locale, ma si devia sempre il viaggiatore dalle vie commerciali di massa, si parla di pietanze locali, di stagionalità del prodotto, di aneddoti che si possono sentire solo se ci si avvicina agli abitanti e si pongono le giuste domande, con i giusti tempi.
“Sorrento as a local” promuove i giovani imprenditori, che hanno un know how nel campo dell’artigianato e hanno deciso di investire nella loro terra anche se perfettamente in grado di avere successo in grandi città del mondo. Contemporaneamente promuove i vecchi artigiani, che resistono la massificazione, anche se non hanno trovato ancora un giovane a cui tramandare il proprio sapere.
“Sorrento as a local” contrasta i grandi mezzi che spingono il viaggiatore a imporre il proprio gusto sul luogo, al contrario permette al viaggiatore di comprendere di più lo spirito del posto in cui si trovano, l’intento finale è quello di ritornare a viaggiare per scoprire l’unicità, fuggendo l’omologazione a cui (ad oggi) sono destinati i posti turistici.
Il concetto “As a local” vuole essere riproducibile ovunque considerato che nasce in un luogo «vicino», ma è già stato pensato per espandersi ad altre località con le medesime peculiarità di Sorrento come Alghero, Procida, Brescia, L’isola di Ortigia, Ostuni…
La guida si trova in due versioni: italiano (con copertina azzurra) ed inglese (in giallo). È edita da Editori Paparo e distrubuita da Messaggerie Italiane, quindi si trova in tutta Italia, nelle Feltrinelli ed a Sorrento alla Libreria Tasso.
“Il progetto è a metá tra un libro e una guida (non) turistica di Sorrento con inserti artistici, quindi anche un “table book” da collezionare in doppia lingua che sta benissimo sui coffee table di casa o degli hotel siccome il prodotto finale risulta molto “catchy”, accattivante, estetico e pop – spiega Alice Leonelli -. La copertina è una noce con i colori di un limone perché il vero frutto autentico sorrentino è la noce e non il limone, questa noce richiama un cervello, per riportarci al viaggio consapevole, pensato, rispettoso. Una sorta di guida anche contro il fenomento dell’overtourism che stiamo vivendo oggi”.
All’interno ci sono anche dei testi di:
Guido Montanari (architettura)
Stefano Limpido (chiese)
Paolo Jorio (Museo Correale)
Alfonso Villa (le processioni)
Giancarlo Leonelli (i venti).
Nel dettaglio i capitoli della guida:
-INTRODUZIONE
-COSE UTILI DA SAPERE
-STORIA
-ARCHITETTURA
-USI E COSTUMI
-PAROLE E OGGETTI
-COME ARRIVARE
-DORMIRE
-IN UN GIORNO
-MUOVERSI IN CITTÀ
-QUANDO
-IN UN GIORNO
-FOOD
-LA COLAZIONE
-LA PIZZA
-I RISTORANTI A SORRENTO
-I RISTORANTI NEI DINTORNI
-CIBO NON TIPICAMENTE SORRENTINO
-STREET FOOD
-PRODOTTI TIPICI
-NIGHTLIFE
-ARTE E CULTURA
-CHIESE
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