“Ho trascorso parte della mia infanzia e dei primi anni di navigazione nell’Africa Orientale, una regione che mi è molto cara. Ho visto di persona le sfide affrontate da molte comunità locali e ciò ha plasmato la mia convinzione che migliorare la disponibilità dell’assistenza sanitaria avrebbe un impatto concreto e reale sulla comunità di riferimento”.
Sono le parole pronunciate dall’armatore sorrentino Gianluigi Aponte all’inizio della sua collaborazione con Don Stephens, fondatore di Mercy Ships. Frasi che riecheggiano durante la cerimonia in cui Daniela Picco, direttore di Msc Foundation, ha annunciato la costruzione di una nuova nave ospedale che il Gruppo Msc metterà al servizio delle popolazioni africane più emarginate attraverso l’organizzazione Mercy Ships.
Si amplia, quindi, la flotta dedita alla solidarietà, con la Africa Mercy 2 che andrà ad affiancare la Global Mercy e la Africa Mercy. La costruzione della nuova nave ospedale prenderà il via il mese prossimo nel cantiere Cssc di Tianjin, in Cina. La Africa Mercy 2, sarà ultimata nel 2028 o al più tardi nel 2029, per entrare in servizio nello stesso anno.
La sua realizzazione – rivela Shipping Italy – è stata finanziata in parte da Msc Foundation, l’organizzazione che fa capo alla famiglia Aponte. Lo stesso armatore metterà anche a disposizione uno staff di 18 persone per seguire le attività di costruzione nel cantiere cinese. I tecnici di Msc, quindi, seguiranno lo stato di avanzamento della nuova unità per garantire elevati standard di qualità.
D’altronde, come ricorda Antonino Pane su Il Mattino, l’armatore Gianluigi Aponte, aveva preso un impegno ben preciso: “È stato estremamente gratificante lavorare con Don Stephens e offrire un contributo alla sua organizzazione Mercy Ships; la nostra partnership ha già prodotto risultati straordinari e ora siamo pronti per supportare l’espansione della loro flotta, che permetterà a tante altre persone di poter accedere ai servizi sanitari offerti”.
Africa Mercy 2 avrà una lunghezza di 174 metri e stazza lorda di 37.856 tonnellate. A bordo avrà spazi abitativi per accogliere circa 600 membri tra equipaggio ed ospiti. La parte ospedaliera si estenderà su due ponti e 7mila metri quadrati e sarà dotato di 6 sale operatorie, 7 letti per la terapia intensiva, 102 letti per trattamenti acuti, 90 letti per auto-trattamento, un laboratorio attrezzato e spazi di formazione.
Mercy Ships è una organizzazione non governativa di base in Svizzera, riconosciuta a livello mondiale, che offre accesso alle cure sanitarie nei Paesi in via di sviluppo. Secondo dati pubblici, dal momento della sua fondazione nel 1978, l’organizzazione ha fornito più di 117mila interventi chirurgici specializzati. Tra questi ci sono ricostruzioni maxillo-facciali, operazioni per contratture, per gravi ustioni, correzioni per problemi ortopedici nei bambini, riparazioni di labbro leporino e palatoschisi, servizi oftalmologici e dentali. Ha, inoltre, fornito formazione aggiuntiva a oltre 54.300 professionisti locali nei loro ambiti di competenza.