Mentre la signora Maria Teresa era in caserma per denunciare il furto della propria Vespa anni ’90 non avrebbe mai immaginato che proprio in quei minuti i carabinieri, entrando dal cancello principale, le avrebbero consegnato quel cimelio a due ruote.
Sono le 14, siamo in costiera, dove i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Sorrento stanno percorrendo le strade del Comune di Meta. La gazzella attraversa piazza Scarpati e nota all’altezza di un hotel due ragazzi in sella ad una Vespa della Piaggio senza casco. I due tentano di allontanarsi ma i carabinieri li bloccano.
I ragazzi non hanno i documenti e dicono di avere 17 anni. La scusa del voler passare qualche ora al mare non regge ed i militari approfondiscono la vicenda. La centrale operativa segnala ai colleghi in strada che quella Vespa bianca era stata rubata a Piano di Sorrento e che la vittima, una 56enne del posto, stava denunciando il fatto in caserma proprio in quei minuti.
I carabinieri portano mezzo e ragazzi presso la stazione dell’Arma e lì il ciclomotore viene riconsegnato alla legittima proprietaria ancora incredula.
Gli accertamenti sui ragazzi da parte dei militari del capitano Mario Gioia evidenziano che entrambi sono incensurati e risiedono ad Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano. Verifiche che portano alla verità sull’identità dei due: solo uno – chi era alla guida – ha davvero 17 anni. Il passeggero in realtà ha 20 anni ed aveva mentito sulla propria data di nascita perché temeva ripercussioni giudiziarie peggiori.
I due sono stati denunciati per ricettazione. Il vero 17enne è stato affidato ai propri genitori
