Ha respinto le accuse la docente di sostegno di Meta arrestata l’altro giorno per una serie di gravi reati commessi nei confronti di 7 alunni tutti di età inferiore ai 14 anni: maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne. Questa mattina l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Benevento durate il quale V.S. ha risposto per tre ore alle domande del magistrato.
L’insegnante 37enne, da quanto trapela, avrebbe spiegato di non aver abusato di nessuno studente e le accuse mosse nei suoi confronti da sei ragazzi che frequentano la Salvati, la scuola di Castellammare di Stabia dove insegnava, sono frutto o conseguenza della segnalazione a carico di due alunni che aveva visto maneggiare una sigaretta elettronica nel bagno della scuola.
Intanto sulla delicata vicenda interviene anche monsignor Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. “Ho appreso con profondo dispiacere la notizia dell’arresto di una docente della nostra comunità scolastica, notizia che ha generato comprensibile turbamento e dolore in tutti noi – dice il prelato -. La scuola è e deve sempre essere un luogo sicuro e sereno per i bambini, le famiglie e gli educatori stessi, e questo momento ci chiama a vivere con responsabilità e attenzione la realtà che ci circonda.
Desidero esprimere la mia vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa vicenda, in particolare ai più piccoli e alle loro famiglie, che stanno attraversando un momento di grande prova. Ringrazio le forze dell’ordine, la magistratura, per il lavoro svolto fino ad oggi, in attesa che si faccia piena chiarezza.
La Chiesa, come sempre, desidera essere una presenza di conforto e di speranza, accompagnando ciascuno con amore e solidarietà. Invito tutta la comunità a non lasciarsi prendere dallo sconforto, ma a rimanere unita nella preghiera e nella fiducia, per affrontare insieme questa prova con spirito di pace e giustizia”, ha concluso Alfano.