Ieri mattina è ripreso il processo del 44enne di Meta, che il 25 novembre era stato arrestato con l’accusa di aver picchiato la moglie.
Ieri l’uomo ha richiesto che il procedimento avvenisse con rito abbreviato, ed è stato sottoposto ad un interrogatorio in aula. L’uomo ha ribadito la sua verità, che per molti tratti risulta molto differente da quella della vittima. Il 44enne sostiene di aver picchiato la moglie solo in quell’occasione, perché era venuto in possesso delle prove di un tradimento. Nonostante questa versione diversa dai fatti, il Pm ha chiesto una condanna a 6 anni e mezzo, ma il collegio giudicante ha ridotto la pena a 5 anni.