SORRENTO. Domenica prossima, 3 dicembre 2017, si disputa la Coast to Coast, la gara podistica che si corre tra Sorrento e Positano. Un evento che nel corso degli anni ha assunto un proprio ruolo nel panorama agonistico nazionale ed anche fuori dai confini italiani, anche se in alcuni casi ha provocato anche scontri e polemiche. Si ricordano, infatti, le infuocate discussioni tra amministratori pubblici e negozianti quando la maratona è stata organizzata in concomitanza con l’ultima domenica pre-natalizia, la giornata in cui si intensifica lo shopping per le feste e la chiusura delle strade ha creato danni ai negozianti. In seguito alle forti lamentele è stato deciso che la Coast to Coast si sarebbe disputata la prima domenica di dicembre e questo ha contribuito a stemperare gli animi.
Evidentemente, però, c’è ancora qualcosa che non quadra a livello organizzativo. Un paio di giorni fa, infatti, lungo le principali arterie di Sorrento ed anche in altre zone della penisola sorrentina sono comparse centinaia di manifesti attaccati ovunque, Si tratta di volantini firmati dagli organizzatori della manifestazione che, nello scusarsi per i disagi arrecati ai cittadini a causa della chiusura delle strade, chiedono di tifare per gli atleti in gara provenienti da ben 36 Paesi del mondo.
Non ci sarebbe niente di male se non fosse che le locandine sono state affisse con nastro adesivo sui lampioni e su ogni spazio utile. Un’idea ben poco edificante se effettivamente sono stati gli organizzatori ad attaccare i manifesti (per questo il punto interrogativo nel titolo). Molti cittadini indignati li hanno rimossi, mentre altri sono stati portati via dalla pioggia della notte scorsa andando ad imbrattare le strade. Forse sarebbe il caso di spiegare a questi signori che dalle nostre parti se qualcuno vuole comunicare con la cittadinanza attraverso dei manifesti, paga i diritti per l’affissione e gli addetti li sistemano negli spazi destinati a tale scopo. Inutile dire che ci aspettiamo una presa di posizione dell’amministrazione.