Inseguimenti, fermi e denunce di pescatori di frodo di datteri

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Prosegue incessante l’attività di indagine sul territorio di giurisdizione finalizzata a perseguire e debellare l’attività posta in essere da una vera e propria organizzazione dedita al fenomeno criminis della pesca di frodo ed il commercio della specie protetta del dattero di mare (Litophaga litophaga). Alle prime ore del mattino il nucleo di Polizia Giudiziaria composto da uomini e donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Castellamare di Stabia ha effettuato il sequestro di oltre 60 chilogrammi dei pregiati molluschi e la denuncia a piede libero di diverse persone già note all’Autorità Giudiziaria per i reati del caso. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti tre furgoni che nella notte sfrecciavano per alcune zone periferiche della città.

A seguito di indagini e pattugliamenti svolti i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia individuavano, innanzitutto, due furgoni in località “Aranciata Faito”, i cui conducenti – una volta accorti della presenza dei militari – si sono dati alla fuga. Iniziava così un vero e proprio inseguimento per le vie del quartiere che culminava con il fermo e lo stop dei due furgoni che venivano successivamente controllati e ispezionati per i successivi incombenti del caso.

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Successivamente un autocarro sospetto – potenzialmente intento al trasporto per il successivo commercio dei mitili vietati – veniva intercettato in località Rione San Marco. Si procedeva, pertanto, a posizionare un posto di blocco, per il successivo stop. L’autista del mezzo, accortosi del controllo, provava ad eludere i militari della Guardia Costiera, non fermandosi all’alt impartito dalla Polizia Giudiziaria. Pertanto il personale militare che stava monitorando i movimenti dell’automezzo si metteva nuovamente all’inseguimento del mezzo, con auto civetta, fino a superarlo e sbarrargli la strada costringendolo a fermarsi.

I due autisti a bordo dell’autocarro, scesi dal mezzo, opponevano resistenza ai militari cercando di impedire i controlli, con strattoni e spinte, alle quali si sono aggiunte minacce nei confronti dei militari e delle loro famiglie. Solo dopo aver riportato la calma si poteva procedere all’ispezione, rinvenendo un certo quantitativo di datteri di mare occultati all’interno di due fusti presenti nel retro del vano di carico.

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In totale sono stati sequestrati circa 60 chilogrammi di datteri. Deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, per gli adempimenti di rito nell’immediatezza venivano sottoposti a fermo di polizia giudiziaria ed accompagnati presso il Comando della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, dove gli venivano contestati tutti ed ogni addebito del caso, ed una serie di reati tra cui spiccano la ricettazione, il danneggiamento ambientale e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

“L’attività di indagine e controllo del territorio continuerà incessantemente fino al totale smantellamento di questa organizzazione criminale che sta devastando i fondali di tutta la costiera sorrentina, ricompresa nel Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia. Obiettivo del Comando della Capitaneria di Porto è quello di garantire l’affermazione del principio di legalità, al fine di garantire la tutela ambientale della nostra bellissima costa” sono state le parole del comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, capitano di fregata Ivan Savarese.

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