MASSA LUBRENSE. È stato il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, a consegnare a Ciro Marmolo, l’eroe di Ischia di 11 anni rimasto sepolto per 17 ore sotto le macerie e che ha salvato la vita ai suoi fratelli di 7 mesi e otto anni, il premio Madonnina del Vervece 2017. Il riconoscimento era stato attribuito durante la cerimonia dello scorso sabato 9 settembre a Marina Lobra, ma a causa delle condizioni di salute del piccolo Ciro, non era stato possibile consegnarlo. A ritirare il premio era stata la dottoressa Annamaria Minicucci, direttore del Pausillipon Santobono, l’ospedale di Napoli che aveva in cura il ragazzo. La consegna del premio da parte del cardinale Sepe è stata l’occasione per una visita della famiglia Marmolo alla Curia napoletana a Largo Donnaregina.
Nell’ambito della celebrazione della 43°edizione della Madonnina del Vervece, la giuria del premio, presieduta da Massimo Milone, responsabile Rai Vaticano, e composta da Lorenzo Balducelli, sindaco di Massa Lubrense, Teresa Pappalardo, presidente Pro Loco Massa Lubrense, e dai giornalisti Gaetano Milone, Mimmo Falco, neo Presidente del Corecom della Regione Campania, e da Alessandro Sansone, consigliere regionale Ordine dei giornalisti, ha assegnato il premio: al cardinale Crescenzio Sepe, al procuratore Federico Cafiero de Raho, al giornalista Carlo Gambalonga, scrittore ed ex vicedirettore vicario dell’Ansa, allo scrittore Simone Di Meo, al fotografo Mimmo Roscigno, al presidente del Comitato Notarile Dino Falconio, a Marco De Notaris e Francesca Amitrano, a Giuseppe Maffucci, a Ciro Marmolo ed alla memoria del prof ammiraglio Raffaele Pallotta d’Acquapendente.