SORRENTO. Il Tar blocca il progetto per la trasformazione di un vecchio capannone industriale di via Santa Lucia che era dell’Aprea Mare in un complesso residenziale da 53 appartamenti, 19 dei quali da assegnare a prezzi calmierati alle famiglie in cerca di un tetto. Secondo i giudici amministrativi i lavori sarebbero in contrasto col Piano urbanistico territoriale (Put) e non rispetterebbero le norme sull’altezza degli edifici.
La settima sezione del Tar ha accolto il ricorso presentato da 5 proprietari di un fabbricato che sorge nei pressi del capannone. Secondo questi ultimi, la delibera con cui il Consiglio comunale approvò i lavori nel 2016 sarebbe illegittima perché l’alloggio sociale dovrebbe essere destinato a edilizia universitaria convenzionata, locazione per non meno di 15 anni o con patto di futura vendita o assegnazione a determinate categorie di persone. La convenzione firmata dal Comune con Aldebaran, società chiamata a realizzare il progetto, prevederebbe, invece, la vendita e, solo in via residuale, la locazione degli appartamenti.
Secondo i ricorrenti sarebbe irregolare anche il permesso di costruire rilasciato dal Comune che non rispetterebbe il limite massimo di densità territoriale previsto dal Put, l’altezza tra i piani supererebbe i tre metri e 30 centimetri, quella massima del fabbricato sarebbe superiore a 14 metri e, infine, la distanza dall’abitazione dei ricorrenti sarebbe inferiore a dieci metri.
Tesi rispetto alle quali Aldebaran si è difesa chiarendo come le finalità dell’housing sociale possano essere raggiunte sia tramite la locazione che mediante la vendita degli appartamenti. Inoltre, secondo la stessa società, l’altezza massima del complesso non supera i 14 metri se si considera la tolleranza concessa dalle norme in materia di contenimento dei consumi energetici. Alla fine, però, il Tar ha dato ragione ai ricorrenti.
Secondo quanto riportato nella sentenza, in zone come quella di via Santa Lucia, il Put non ammette edifici residenziali, ma solo insediamenti produttivi e piccole industrie. Lo stesso Piano urbanistico non può essere derogato da norme speciali come la legge regionale sul Piano Casa che contempla interventi come quello proposto da Aldebaran. E nemmeno le regole sul contenimento dei consumi energetici possono prevalere sul Put.
Inoltre il Tar ritiene che Soprintendenza e Comune hanno dato il parere positivo all’intervento senza averne preventivamente valutato l’impatto ambientale. Per i giudici hanno annullato la delibera del Consiglio comunale del 2016 ed il permesso di costruire. La sentenza del Tar si abbatte come una scure sulle aspettative di Aldebaran, società che avrebbe dovuto realizzare il progetto e destinare 34 appartamenti al libero mercato, ma soprattutto degli oltre 300 sorrentini che hanno già chiesto l’assegnazione dei 19 alloggi, di ampiezza variabile da 55 a 90 metri quadrati, per i quali si prevede la vendita a un prezzo non superiore a 2.600 euro al metro quadrato.