Furti di colla per dentiere in penisola sorrentina, i possibili usi

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Cosa se ne fanno due ragazzi di decine di stick di colla per protesi dentarie? È il quesito che in queste ore si pongono in tanti in penisola sorrentina dopo che due giovani georgiani sono stati arrestati nell’arco di due giorni per aver rubato numerose confezioni di adesivo per dentiere in un supermercato di Sorrento. E non si può escludere che analoghi colpi siano andati a segno in altre attività commerciali della costiera.

Il costo di una singola confezione si aggira intorno ai 7-8 euro a seconda della casa produttrice. Di sicuro all’interno del supermercato è possibile trovare prodotti delle stesse dimensioni, ma di valore decisamente maggiore. Allora perché ostinarsi a rubare adesivo per dentiere quando il raid può fruttare un bottino più consistente?

“Confesso che anche io mi sto chiedendo a che cosa servisse la colla – ha detto al Mattino l’avvocato Maria Laura Masi, che ha difeso il secondo georgiano durante il rito per direttissima al Tribunale di Torre Annunziata -. L’imputato non ha detto altro che di avere perso il lavoro e di arrangiarsi con piccoli furti per sopravvivere nella giungla per barboni di piazza Garibaldi. Io non credo in ogni caso alla semplice ricettazione. Ritengo se ne faccia un uso particolare, specifico”.

Secondo il proprietario del supermercato, che preferisce rimanere anonimo, “si tratta di un furto su commissione: qualcuno ha richiesto proprio questo tipo di prodotto”. Gli investigatori seguono una pista tutto sommato analoga. Si ritiene che la merce sottratta venga rivenduta a commercianti senza scrupoli di zone dove c’è una forte richiesta di questa fattispecie di presidi.

Non si esclude, però, un’altra eventualità, vale a dire che la colla possa essere utilizzata come sostanza da sniffare per lo sballo a basso costo. Una pratica alla quale si fa ricorso perlopiù in aree degradate per procurarsi stupefacenti a prezzi modici. I carabinieri, però, nutrono dubbi sul fatto che i ragazzi arrestati per i furti siano in possesso di conoscenze in campo chimico tali da poter ricavare una sorta di droga dal collante per dentiere.

Perplessità condivise dal dentista casertano Nino Piccirillo: “I componenti di questi tubetti non si prestano a una trasformazione in gas stupefacenti. D’altra parte possono essere anche ingeriti senza pericolo. Sospetto invece che questa colla possa essere utilizzata come isolante. Da qui azzardo l’ipotesi di utilizzo per coprire involucri di droga da sottrarre al fiuto di cani addestrati per scovare spacciatori e droga”, ha spiegato al Mattino.

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