Pronto soccorso in perenne affanno, ospedali senza specialisti, reparti di anestesia, rianimazione, ortopedia e radiologia, in grave sofferenza così come il 118 e gli ambulatori e distretti delle Asl. È la fotografia dell’assistenza nei presidi sanitari della Campania. Tutte le strutture devono fare i conti con la mancanza di medici, infermieri e tecnici.
Come riporta oggi Il Mattino sono circa 500 i dottori di varie discipline che mancano all’appello nelle corsie dei pronto soccorso e si superano le duemila unità con i reparti delle retrovie: un esercito di camici bianchi che raddoppiano sfiorando quota cinquemila con le caselle vuote di infermieri, tecnici e operatori sociosanitari (Oss). Se poi si conta anche la medicina territoriale, tra specialistica ambulatoriale, medicina di famiglia, guardie mediche e pediatria di base, il buco raggiunge e supera le diecimila unità.
Emergenza che interessa ovviamente anche l’Asl Napoli 3 Sud. Solo per fare un esempio al San Leonardo di Castellammare due specialisti in Neurologia, arruolati con l’ultimo concorso chiamati a prestare turni in pronto soccorso si sono dimessi. Non basta. In tutta la Asl lavorano solo nove ortopedici compresi i primari ma mancano anche i perfusionisti. La Asl cerca 45 specialisti per il pronto soccorso ma anche radiologi, anestesisti e pediatri.
Per l’articolo completo con tutti i dati vi rimandiamo a Il Mattino in edicola oggi con il servizio di Ettore Mautone.