VICO EQUENSE. Il Comune, con un decreto, ha annullato l’accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria dell’immobile, e gli enti pubblici competenti, secondo il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di una struttura dello stesso volume su un altro sito da individuare. In sostanza l’ecomostro di Alimuri andrà giù senza contropartite.
Il provvedimento si basa sull’illegittimità del manufatto. Dal confronto tra l’autorizzazione concessa all’epoca ai proprietari e il rilievo effettuato nel 2010 dai tecnici della Procura di Torre Annunziata è emersa, infatti, l’esistenza di difformità, per cui l’immobile è stato dichiarato del tutto illegittimo.
“Alcuni vani risultano superiori, altri inferiori, con una struttura complessiva che nella sua totalità non rispetta il progetto autorizzato nel 1963 – spiega Antonio Elefante, assessore all’Urbanistica di Vico Equense -. Con questo nuovo presupposto è stato possibile seguire un percorso molto più veloce rispetto a quello che varie volte si è tentato di intraprendere. Ma l’elemento più importante è un altro: si tratta di una demolizione che, questa volta, non ha contropartite. Il vecchio accordo siglato nel 2007 non può più valere. Non siamo vincolati a dover costruire altrove né a cercare altri tipi di accordi con i proprietari perché il presupposto di base è cambiato”.
Ora si attende solo l’intervento delle ruspe. Due settimane fa è stato bandito il capitolato di appalto per individuare la ditta che si occuperà della demolizione dell’ecomostro di Alimuri ed il 7 ottobre si saprà il nome dell’impresa vincitrice. Il progetto prevede una spesa complessiva di 530mila euro e si sono attraverso vari step. “Le prime operazioni saranno quelle di preparazione all’abbattimento – precisa Elefante – che prevedono il disgaggio dei massi dal costone e che cominceranno ad ottobre. Si stima che possano durare circa tre mesi. A gennaio, dunque, si darà il via alla vera e propria demolizione”. Per le opere di abbattimento saranno utilizzati specifici macchinari manovrati a distanza.