Eav. I comitati dei pendolari: Servizio scandaloso, pronti a proteste eclatanti

Ieri mattina si è tenuta nella sede Eav di Porta Nolana l’incontro tra i sindaci della tratta di Baiano e i vertici Eav per fare il punto sulla riapertura della linea.

Alla fine come avevano previsto i comitati pendolari non c’è stata nessuna concessione da parte di Eav ai primi cittadini. Solo la fredda comunicazione di un piano organizzativo, peggiore rispetto a quello in vigore fino a maggio scorso prima della chiusura della tratta.

I pendolari denunciano “la mancanza di sensibilità di Eav verso le esigenze dei viaggiatori di questo ampio territorio” e “la scandalosa offerta di servizio mortifica ancora di più un’area già penalizzata”.

“Ipotizzare e chiamare “offerta di servizio ferroviario una proposta formulata con 26 corse giornaliere intervallate ogni ora e con capolinea a Volla” è una presa in giro – evidenziano i comitati degli utenti -. Significa voler chiudere la Baiano”.

I comitati pendolari non ci stanno a questo gioco di sottrazione. Ad ogni occasione meno treni, meno corse, più disagi.

“I numeri riportati da Eav nel comunicato non sono buoni nemmeno per giocarli al Lotto – scrivono ancora i pendolari -. Scelte anacronistiche che spostano il servizio dal ferro alla gomma in controtendenza rispetto alle politiche ambientali più avanzate. Sono numeri freddi, somme buone forse per sostenere che il servizio viene svolto, evitare un’altra denuncia penale, ma in realtà servono a nascondere i disagi che questa organizzazione provoca. Annunciare la riapertura della Baiano e poi porre in essere questo tipo di servizio significa offendere l’intelligenza dei viaggiatori e dei cittadini del Nolano-Baianese”.

I comitati sono delusi anche dal comportamento dei sindaci che davanti alle proposte di Eav, definite dalle associazioni “oscene”, per rispetto del loro ruolo istituzionale, “dovevano abbandonare il tavolo”.

“Non si può permettere a un’azienda inadempiente di poter dire a dei rappresentanti istituzionali eletti dal popolo: questo o nulla – scrivono ancora i pendolari -. Pensare di garantire la mobilità attraverso i bus in un territorio a rischio idrogeologico dove quando piove servono i mezzi anfibi per muoversi è davvero troppo”.

I pendolari non ci stanno e non credono nemmeno alle motivazioni dei lavori, in quanto denunciano che “i lavori nella in galleria tra Volla e San Giorgio che sono molto più ampie di quelle di Sorrento si possono eseguire di notte come avviene su quella tratta”.

I pendolari sottolineano ancora una volta e sono disposti anche a provarlo, in quanto “gli interventi sulla Sorrento si effettuano di notte: i lavori sono una scusa per sottrarre i treni alla Baiano”.

I comitati che già hanno denunciato Eav in Procura, comunicano che sono pronti a manifestazioni di protesta e di dissenso più incisive. “Se per scelte scellerate di altri, dobbiamo vivere isolati come dei briganti, saremo briganti fino alla fine”, annunciano senza mezzi termini.

I pendolari vesuviani e i comitati sono pronti a continuare la battaglia in ogni forma, in ogni sede finché i diritti e la dignità di un intero territorio e del suo popolo non verranno rispettati.

“È troppo bello tagliare corse, servizi e diritti al caldo di un ufficio e con lo stipendio assicurato, mentre fuori al freddo e sotto la pioggia ci sono studenti che cercano di realizzare il loro futuro e lavoratori che devono difendere il proprio salario, in attesa di un bus che chissà se passerà”, conclude la nota firmata da Enzo Ciniglio gruppo Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”, Salvatore Ferraro del gruppo Facebook “Circumvesuviana-Eav”, Salvatore Alaia presidente del comitato “E(A)Vitiamolo” di Sperone e Marcello Fabbrocini presidente comitato civico “A. Cifariello” di Ottaviano.

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