Il miglior avvocato-portiere di calcio del mondo? È di Sorrento e si chiama Adriano Pinto. Nel giro di una manciata di mesi ha conquistato prima il titolo europeo e poi, pochi giorni fa a Dubai, quello iridato difendendo i pali della Palermo Forense, compagine che ha rappresentato l’Italia nelle due competizioni. Ed al termine di entrambi i tornei Pinto ha portato a casa il trofeo destinato al miglior portiere.
Nato nella città del Tasso 38 anni fa, Adriano, nella sua vita, ha coltivato due grandi passioni: lo sport e l’attività di legale. Come tanti in costiera Ha tirato i primi calci al pallone indossando la maglia rossonera del Sorrento e per i mister che lo hanno seguito, da Antonino Astarita a Franco Maresca e Beniamino Borchiellini, passando per Antonino Cinque, Mario Capece e Gaetano Minieri, era una grande promessa.
Poi a 15 anni la rottura dei legamenti ha chiuso troppo presto sua carriera agonistica. Adriano si è così catapultato nello studio e, in seguito, ha profuso tutte le proprie energie nella sua professione. Ma l’amore per il calcio non è mai venuto meno e quando nel 2016 l’avvocato Bruno La Pecorella lo ha invitato al torneo Castel Capuano con i legali napoletani ha immediatamente rispolverato scarpette e guanti e si è piazzato in porta.
Poi il passaggio alla compagine palermitana con la quale ha ottenuto importanti successi. L’ultimo la vittoria al “Mundiavocat” di Dubai. Una manifestazione giunta all’undicesima edizione che vede in campo squadre provenienti dai cinque continenti e suddivise in quattro fasce in base all’età: classic, master, legend e super legend.
Pinto ed il suo team giocano nella categoria master, quella più ambita che, proprio per questo, conta il maggior numero iscritti. Quest’anno erano ben 20. Le squadre sono rappresentative di fori mondiali e la Palermo Forense, nella quale Adriano è entrato nel 2022, ha preso parte al torneo per l’Italia.
Fondata nel 2014, la squadra siciliana ha partecipato a tutte le edizioni. Il capitano è il notaio palermitano Roberto Indovina, il presidente è l’avvocato Giuseppe Alessi e l’allenatore è Andrea Barcellona. La Palermo Forense non aveva mai superato i quarti di finale fino a quest’anno, quando, invece, grazie all’apporto del portiere proveniente da Sorrento, ha vinto sia l’Europeo (lo scorso aprile a Palma di Maiorca) che il recente Mondiale.
Kermesse iridata che ha visto Adriano Pinto chiudere la competizione senza subire nemmeno un gol e perfino parando due calci di rigore nella semifinale disputata contro la Turchia. In finale la squadra italiana ha affrontato il Foro di San Paolo (campione in carica), in rappresentanza del Brasile, vincendo per 1-0.
Nel girone gli azzurri hanno vinto 3-0 contro la Corea del Sud, poi 1-0 contro il Marocco e 1-0 contro il Messico. Agli ottavi hanno battuto 4-1 il Congo. Ai quarti hanno affrontato l’altra squadra in rappresentanza del Messico (campione in carica della Nations Cup) giocando oltre 70 minuti in 10 uomini e vincendo 1-0. In semifinale è poi arrivata la vittoria vinto ai rigori 4-2 contro la Turchia dopo aver pareggiato 0-0 nei tempi regolamentari. Infine il trionfale epilogo contro i brasiliani.
“Un viaggio incredibile ed un’emozione irripetibile – spiega Adriano Pinto -. Vincere il Mondiale è stato il giusto premio per una squadra meravigliosa. Cantare l’inno italiano prima della finale contro il Brasile, nel classico del calcio mondiale, è stato davvero toccante. Sarò grato per sempre a chi mi ha concesso l’opportunità di far parte di questa spedizione”.
Ora Pinto guida la squadra del Tribunale di Napoli allenata da Gianluca Fiore, con la quale partecipa al torneo Castel Capuano, ma è anche un punto di forza della Nazionale Italiana Forense nata quest’anno su impulso di Gianluca Alaia e Gennaro Russolillo.