Il Tribunale di Napoli, Sezione Lavoro, con sentenza emessa il 9 dicembre 2025, ha rigettato il ricorso di un ex dipendente in servizio presso la stazione di Pompei, confermando la piena legittimità del provvedimento di destituzione (licenziamento) irrogato da Eav.
La decisione giunge al termine di un giudizio che ha confermato la gravità del comportamento del lavoratore consistente nella vendita di titoli di viaggio contraffatti o alterati a fini di lucro personale, manomissione delle apparecchiature aziendali e l’ingresso non autorizzato di estranei in biglietteria. Il giudice ha inoltre sancito la piena utilizzabilità e correttezza dei “controlli difensivi” messi in campo dall’azienda, anche tramite agenzie investigative, ritenendoli necessari per accertare illeciti che danneggiano il patrimonio societario.
Eav esprime piena soddisfazione per la decisione e le motivazioni della sentenza, che certificano in maniera inequivocabile la correttezza del percorso intrapreso per sopprimere fenomeni che, seppur isolati, ledono gravemente l’immagine dell’azienda e la fiducia dei cittadini.
Questa pronuncia giudiziaria rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di risanamento e trasparenza che l’Ente persegue con determinazione. Il Tribunale ha riconosciuto che le azioni di monitoraggio e controllo effettuate per reprimere abusi e comportamenti illeciti sono invece strumenti legittimi e doverosi per chi gestisce denaro pubblico.
Non si tratta solo di sanzionare un ammanco economico, ma di tutelare la reputazione di un’azienda che svolge un servizio essenziale per la collettività e di difendere la professionalità della stragrande maggioranza dei dipendenti onesti che svolgono il proprio dovere quotidianamente.
Il presidente del CdA di Eav, Umberto De Gregorio ribadisce che non vi sarà alcuna tolleranza verso comportamenti fraudolenti o infedeli. “La sentenza – ha affermato – conferma che la linea del rigore e della legalità è l’unica possibile: l’attività di vigilanza e prevenzione degli illeciti proseguirà senza sosta, a garanzia dell’utenza e della credibilità del Trasporto Pubblico Campano”.
Esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale il professor avvocato Marcello D’Aponte, che ha difeso l’Eav in giudizio, affermando che “con questa ulteriore decisione il Tribunale di Napoli, Sezione Lavoro, fa chiarezza sui controlli difensivi e sulla regolarità della procedura disciplinare adottata, confermando così la legittimità del licenziamento.
“La sentenza – secondo il professionista – ribadisce alcuni principi fondamentali in materia di diritto del lavoro: la legittimità dei controlli investigativi disposti dal datore di lavoro, anche tramite agenzie investigative, quando finalizzati a verificare comportamenti del dipendente che configurino ipotesi penalmente rilevanti o attività fraudolente, come nel caso dell’emissione di biglietti falsi ovvero della loro contraffazione o della manomissione delle macchine emettitrici; la validità della prova testimoniale resa dall’investigatore privato, unitamente alla relazione investigativa e al generale quadro probatorio; la correttezza della procedura disciplinare seguita dall’azienda, che ha garantito il diritto di difesa del dipendente, la pretestuosità delle argomentazioni difensive finalizzate a sminuire la commissione di comportamenti di tale gravità”.





