SORRENTO. Le unità operative di Chirurgia e di Ortopedia non saranno accorpate. Lo ha deciso il direttore sanitario Mauro Muto che ha revocato il provvedimento emanato tre giorni fa con il quale aveva disposto la temporanea fusione dei due reparti e ridotto a cinque i posti letto disponibili per Chirurgia presso l’ospedale di Sorrento. Una mossa giustificata con l’esigenza di far fronte alla carenza di personale sanitario durante il periodo estivo.
Il dietrofront è arrivato nella tarda mattinata di ieri, al termine di un confronto tra i vertici dell’Asl Napoli 3-Sud. Dopo aver analizzato il dossier presentato dal primario del reparto di Chirurgia del presidio di Sorrento ed anche di quello di Vico Equense, Pietro Gnarra, il direttore Mauro Muto non ha potuto far altro che annullare il riassetto delle unità operative ipotizzato per il periodo tra il primo luglio ed il 31 agosto.
Il direttore sanitario, inoltre, ha anche ordinato “il ripristino della normale e ordinaria attività assistenziale per ogni singola unità operativa complessa”. Ciò sta a significare che il reparto di Chirurgia avrà regolarmente a disposizione 18 posti letto nell’ospedale di Sorrento e 16 in quello di Vico Equense. In più, i chirurghi del Santa Maria della Misericordia continueranno a svolgere la normale attività e non dovranno limitarsi al trattamento dei casi di urgenza ed emergenza, come previsto dal precedente provvedimento.
Come si diceva è risultato decisivo nel cambio di rotta dell’Asl il dossier presentato da Pietro Gnarra sull’attività svolta dalla sua equipe nei primi sei mesi del 2016. Dal primo gennaio, infatti, tra Sorrento e Vico Equense sono stati eseguiti circa 600 interventi chirurgici. Più di venti hanno riguardato patologie gravi come il cancro al colon, nella maggior parte dei casi trattate in laparoscopia. E poco più di un mese fa l’equipe di Gnarra ha operato con successo una donna malata di un raro cancro sincrono, ricostruendole lo stomaco e ricanalizzandole il colon: un’operazione particolarmente delicata e complessa. A ciò si aggiunge il trattamento delle emergenze come peritoniti e occlusioni.
“Numeri da grande ospedale che dimostrano come l’unità di Chirurgia non accusi alcun problema legato alla carenza di personale, grazie anche a una sapiente gestione delle ferie e delle emergenze – sottolinea Gnarra – la revoca dell’accorpamento con Ortopedia rappresenta una vittoria dei cittadini e una grande prova di responsabilità da parte delle istituzioni a tutti i livelli”.
Contro l’iniziale decisione del direttore sanitario Mauro Muto erano scesi in campo anche i sindaci della penisola sorrentina che, in una lettera indirizzata ai vertici dell’Asl Napoli 3-Sud ed al governatore Vincenzo De Luca, avevano chiesto la revoca dell’accorpamento tra Chirurgia e Ortopedia.
“L’ospedale di Sorrento va potenziato, soprattutto in un periodo dell’anno in cui il numero dei pazienti e quello delle emergenze aumentano considerevolmente – sottolinea Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento e promotore del documento -. Continueremo a batterci perché sia garantita la giusta assistenza sanitaria tanto ai residenti quanto agli ospiti della penisola sorrentina”.