Indennità straordinarie e ammortizzatori sociali estesi anche ai lavoratori stagionali; rimborsi con voucher per alberghi, altre strutture ricettive, biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei; sospensione dei versamenti tributari, contributivi, assistenziali e premi per le assicurazioni delle sale; un fondo di 130 milioni di euro a sostengo della filiera dello spettacolo, cinema, audiovisivo. Con il decreto cosiddetto “Cura Italia” varato ieri dal Governo arriva una boccata di ossigeno anche per i settori del turismo e della cultura. Sicuramente tra i comparti più colpiti sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19, con l’Italia prima svuotata di turisti stranieri per paura del contagio e poi anche da quelli italiani in seguito alle disposizioni sempre più stringenti del governo. Una situazione che può essere devastante per l’economia nazionale, basti pensare che il settore concorre a circa il 10% del Pil italiano e dà lavoro a milioni di addetti.
“Gli interventi varati con il decreto Cura Italia tengono conto delle numerose istanze delle associazioni di categorie di questi settori con cui abbiamo avuto una stretta interlocuzione in queste settimane – spiega il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Si tratta di provvedimenti che integrano e rafforzano le misure per il turismo contenute nel primo decreto con cui il Governo ha previsto la sospensione dei versamenti previdenziali e contributivi per alberghi agenzie e tour operator di tutta Italia e la possibilità per le agenzie di rimborsare i clienti con un voucher”.
In particolare con il nuovo decreto le indennità sono estese anche ai lavoratori privi di tutele e ammortizzatori sociali, compresi gli stagionali del turismo e dello spettacolo. Sono previsti interventi a favore di autori, artisti, esecutori e mandatari. Sostegno alle imprese della cultura, dello spettacolo e del turismo. La sospensione dei tributi e contributi e dei premi per l’assicurazione obbligatoria vale anche per i soggetti che gestiscono o organizzano teatri, sale da concerto, cinema, fiere o eventi di carattere artistico o culturale, musei, biblioteche, archivi, luoghi e monumenti storici, bar, ristoranti, aziende termali, parchi di divertimento o tematici, servizi di trasporto, noleggio di attrezzature sportive e ricreative o di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli, guide e assistenti turistici.
Importante anche il fondo emergenze per lo spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo, dotato di 130 milioni di euro per il 2020. Le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse verranno stabilite poi con un decreto ministeriale. I rimborsi con voucher, già previsti per viaggi e pacchetti turistici annullati a seguito dell’emergenza Covid-19, vengono estesi anche ai biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura e per i contratti di soggiorno annullati negli alberghi e nelle altre strutture ricettive. Prevista anche la realizzazione di una campagna straordinaria di promozione dell’Italia nel mondo.
Misure, quelle per il turismo, accolte con scetticismo dal presidente di Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina, Costanzo Iaccarino: “Sarebbe stato preferibile se il governo avesse prolungato la Naspi, riportandola alla stessa durata prevista dalla vecchia indennità di disoccupazione. In questo modo – precisa il numero uno degli albergatori regionali e della costiera – l’esecutivo avrebbe garantito una maggiore tranquillità a tutti i lavoratori stagionali del comparto che quest’anno è protagonista di un momento drammatico come dimostrano gli studi internazionali in base ai quali le imprese attive nel turismo sono destinate a perdere circa il 70% del proprio fatturato. Altrettanto insoddisfacenti sono le altre misure varate dal Consiglio dei Ministri delle quali auspichiamo una rapida revisione”.