Controlli sui prodotti ittici e per la sicurezza del lavoro, denunce e sanzioni in costiera sorrentina

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Nel corso degli ultimi giorni si è svolta una articolata operazione di Polizia Giudiziaria da parte dei militari del Nucleo di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia di concerto con il Nucleo Operativo Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli, finalizzata al controllo della filiera ittica a tutela dei consumatori e della salute pubblica.

Sotto la lente di ingrandimento dei militari della Guardia Costiera stabiese, agli ordini del capitano di fregata Ivan Savarese, sono finiti diversi ristoranti e rivendite di prodotti ittici dei Comuni di Sorrento, Massa Lubrense e Torre Annunziata, nei quali, durante i controlli è emerso che venivano venduti al pubblico prodotti ittici privi di ogni informazione relativa all’etichettatura ed alla tracciabilità, in alcuni casi in cattivo stato di conservazione, in violazione della normativa nazionale e comunitaria in materia.

In particolare, a Massa Lubrense, ad una nota pescheria sono stati sequestrati circa 5,2 quintali di prodotti ittici di varia specie, tra cui 10 chili di vongole veraci prive di tracciabilità. Sono state elevate sanzioni in ordine alla gestione del manuale di autocontrollo HACCP e alla tracciabilità del prodotto venduto.

A Sorrento, invece, sono stati controllati due noti ristoranti, presso uno dei quali sono stati rinvenuti esemplari di «Tonno Rosso» di circa 30 chili totali privi di ogni documentazione. Si sospetta che gli esemplari siano stati pescati e poi rivenduti all’esercizio commerciale da privati pescatori abusivi. Sono in corso indagini per confermare tale ipotesi. Un noto ristoratore di Marina Piccola è stato, inoltre, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per frode in commercio, in quanto proponeva nel suo ricco menù ricette con ingredienti freschi che in realtà erano congelati, non fornendo le dovute informazioni al consumatore ed inducendolo in errore.

L’operazione rientra in una più ampia attività di vigilanza e controllo che la Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia sta svolgendo in tutto il Compartimento Marittimo di giurisdizione, dal Comune di Torre Annunziata a quello di Massa Lubrense, a seguito dell’incessante fenomeno della pesca di frodo di esemplari di vongole veraci pescate in località Rovigliano, prospiciente la foce del Fiume Sarno, in acque contaminate.

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Le indagini tuttora in corso sono partite, infatti, dall’ennesimo fermo di due noti pregiudicati (V.G. e M.S. entrambi originari di Castellammare di Stabia) colti in fragranza, dediti alla raccolta di frodo delle vongole contaminate proprio nel tratto di mare antistante il Sarno, monitorati via mare e via terra anche con l’utilizzo di telecamere e droni. Gli stessi soggetti si sono resi protagonisti di alcuni comportamenti aggressivi, presentandosi in compagnia di altri figuri che hanno cercato di ostacolare l’operato dei militari che stavano procedendo al sequestro delle imbarcazioni e di tutte le attrezzature subacquee utilizzate, minacciandoli ed aggredendoli.

In totale sono stati sequestrati circa 7 quintali di prodotto ittico, di cui un quintale di vongole pericolose per la salute pubblica. I primi risultati delle analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno, confermano la contaminazione di natura batteriologica, chimica e tossicologica, nonché la presenza di metalli pesanti e idrocarburi, le cui matrici sono altamente pericolose, in quanto cancerogene.

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Da ciò, deriva il concreto ed oggettivo pericolo per la salute umana se queste vengono consumate ed immesse nella catena alimentare. Proprio per questo motivo è stato informato l’assessorato alla Sanità della Regione Campania per i dovuti provvedimenti del caso.

Complessivamente la Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, ha elevato otto verbali amministrativi per un importo totale di circa 25mila euro, due Notizie di Reato di cui una per attentato alla salute pubblica, oltre al sequestro di tutto il pescato.

Parallelamente il Nucleo Operativo Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli ha elevato nove verbali di accertamento per un importo totale di circa 80mila euro, per violazione del D. Legislativo n° 81/08 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e non ottemperanza al protocollo di sicurezza anti Covid-19.

I controlli continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni al fine di garantire la tutela dei consumatori in tutto il Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia.

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