Concorso per ispettori dei vigili di Sorrento, il Tar rigetta i ricorsi

SORRENTO. Il Tar stabilisce che il concorso per la selezione interna al corpo della polizia municipale che ha portato Giovanni Bianco e Giuseppe Coppola alla progressione dalla categoria C alla categoria D con la qualifica di funzionario istruttore direttivo coordinatore (in sostanza ispettore con compiti di vice comandante) si è svolto regolarmente e le promozioni sono legittime. La quinta sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania (presidente Santino Scudeller estensore Gabriella Caprini) ha rigettato i ricorsi proposti da due candidati alla promozione esclusi dalla graduatoria stilata al termine del concorso interno al comando dei caschi bianchi di Sorrento che ha visto il passaggio di grado per Bianco e Coppola.

La procedura si è conclusa nel 2010, quando la commissione, al termine dell’iter concorsuale, ha redatto la classifica finale in base alla quale si è proceduto alla promozione di coloro che occupavano i primi due posti tra i tre ammessi alla prova orale. I due ricorrenti, Gaetano Gargiulo e Federico Esposito, infatti, erano già stati esclusi dopo gli scritti non avendo ottenuto il punteggio minimo previsto dal bando (21/30), in quanto uno aveva ricevuto una valutazione di 5/30 (Gargiulo) e l’altro di 12/30 (Esposito).

I ricorsi presentati nel 2011 dagli avvocati dei due esclusi, Pietro Venanzio e Alfredo Sguanci, Impugnavano diversi punti della procedura. In primis si riteneva che il comandante della polizia municipale, Antonio Marcia, non potesse presiedere la commissione in quanto, durante la procedura di gara era stato eletto in Consiglio comunale a Massa Lubrense assumendo poi anche l’incarico di assessore. Il Tar, a riguardo, ha ritenuto che non ci fossero conflitti in quanto la carica politica elettiva era esercitata in un Comune diverso rispetto a quello dove svolgeva il ruolo di responsabile dei caschi bianchi e, quindi, di presidente della commissione esaminatrice. Compito, quest’ultimo, per il quale era il soggetto meglio indicato in virtù dell’esperienza maturata.

Poi i ricorrenti lamentavano di non essere stati ammessi alla prova orale. Anche in questo caso, però, Il bando parlava chiaro prevedendo che si accedeva alle prove successive solo dopo aver ottenuto il punteggio minimo stabilito, obiettivo mancato da entrambi con precise valutazioni numeriche da parte della commissione esaminatrice.

In sostanza, quindi, il Tar, con le sentenze pubblicate alcuni giorni fa, ha certificato la correttezza della procedura seguita dal Comune di Sorrento (rappresentato in giudizio dall’avvocato Umberto Canetti) che ha portato alla progressione dalla categoria C alla D di Giovanni Bianco (difeso da Vitaliano Esposito) e Giuseppe Coppola (patrocinato da Lucio De Luca di Melpignano).

“Finalmente sono arrivate le sentenze che sanciscono la fine di questa vicenda – commenta l’ispettore Giovanni Bianco -. Ora possiamo lavorare con maggiore tranquillità e con la consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità di ognuno per il buon funzionamento del corpo della polizia municipale e per il bene della città di Sorrento”.

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