Limoni africani dalla buccia non edibile. È ciò che si legge in un angolo del cartello che pubblichiamo in alto. È questo il nuovo schiaffo ai prodotti “Made in Italy” comparso in questi giorni sugli scaffali della grande distribuzione. Coldiretti Campania denuncia questo ennesimo attacco agli agricoltori della Regione, in particolare a quelli della penisola sorrentina e della costiera amalfitana.
“Le foto che ci arrivano da produttori, imprenditori e consumatori ci consentono tutti i giorni di fare i conti con questi continui attacchi al lavoro dei nostri soci – spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Bellelli -. Quando poi l’insidia riguarda prodotti che sono autentiche eccellenze della nostra regione alla rabbia si aggiunge anche lo sdegno”.
La storia è quella di sempre: la grande distribuzione compra da Paesi lontani per pochi spiccioli, riempie gli scaffali per proporli ai consumatori a prezzi più convenienti di quelli a chilometro zero. Ed intanto le eccellenze italiane restano sulle piante in attesa di tempi migliori.
Un modo di fare che offende agrumi che sono famosi in tutto il mondo: “Mentre la grande distribuzione invita a buttare via la parte esterna, noi invece invitiamo i consumatori a comprare direttamente dai produttori a chilometro zero come quelli dei Mercati di Campagna Amica. Con le bucce dei nostri prodotti si realizzano liquori dal gusto indimenticabile. Un souvenir della Campania che i turisti trasportano in ogni angolo del pianeta e poi se la scorza non si può mangiare siamo sicuri che all’interno non ci siano altre cattive sorprese?”, aggiunge il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli.
Le fragole spagnole, l’uva e l’insalata fuori stagione e adesso i limoni. Quale sarà il prossimo attacco al lavoro dei nostri agricoltori? Adesso ci aspettiamo che arrivino fichi ed angurie. Basta offendere i consumatori con offerte allettanti a discapito della qualità.