MASSA LUBRENSE. Prevenzione e sicurezza sono le premesse che hanno ispirato l’ordinanza sindacale che vieta l’accesso di auto e scooter nella suggestiva insenatura della Baia di Recommone, tra Marina del Cantone e Positano. L’ordinanza emessa dal sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente naturale di una delle zone più frequentate dai bagnanti nell’Area marina protetta di Punta Campanella, ma soprattutto di garantire la pubblica e privata incolumità.
Il divieto è motivato dall’estrema pericolosità costituita dal tratto finale del tracciato del sentiero realizzato con la cementificazione del letto del rivolo che dal Monte di Torca, attraverso la collina di Nerano, sfocia nella Baia di Recommone. A dare l’allarme sullo stato di pericolosità della stradina realizzata alcuni decenni addietro sul greto del rivolo è stato il Wwf della penisola sorrentina. Gli ambientalisti avevano più volte messo in evidenza le precarie condizioni di staticità del letto del fiumiciattolo. Il provvedimento sindacale che vieta il transito e la sosta lungo l’intero tracciato viario è stato adottato in seguito ad un sopralluogo effettuato dai tecnici del Genio civile insieme alla guardia forestale dello Stato e al primo cittadino di Massa Lubrense.
Le alternative per raggiungere la suggestiva baia di Recommone? Arrivarci in barca, oppure percorrendo il sentiero di Punta Sant’Antonio che dalla Spiaggia delle Sirene porta all’insenatura. A breve i vigili urbani ed il personale addetto alla manutenzione del patrimonio comunale ed alla protezione civile apporranno i segnali di divieto di sosta e di transito sul tratto del sentiero cementificato, mentre il presidente del Wwf penisola sorrentina, Claudio d’Esposito, sottolinea: “La strada che conduce alla spiaggia di Recommone è abusiva e pericolosa perché realizzata cementando e modificando il corso naturale di un alveo preposto al deflusso delle acque piovane”.