Caso di bigamia in costiera sorrentina, uomo a processo

VICO EQUENSE. Un uomo di 51 anni della penisola sorrentina a processo con l’accusa di bigamia. Rischia fino a 5 anni di carcere il professionista di Vico Equense che ha deciso di convolare velocemente a nozze con due donne in poco tempo, “dimenticandosi” delle prime nozze avvenute appena due anni prima.

A svelare l’accaduto è stato l’ufficiale dello Stato civile del Comune di Vico Equense, che in meno di due anni si è trovato per la seconda volta a registrare un matrimonio per G.C., il cui triangolo amoroso è ora finito in tribunale per un processo penale. Il reato di bigamia, infatti, è contemplato nell’articolo 556 del Codice Penale ed è punito con pene da 1 a 5 anni di reclusione, con aumenti nel caso in cui l’altro coniuge sia all’oscuro del matrimonio già contratto.

Il caso di Vico Equense è, comunque, alquanto singolare. Il 51enne, benestante, era single fino a 5 anni fa, poi una vacanza all’estero gli ha fatto cambiare idea. In meno di un mese trascorso sulle spiagge di Santo Domingo, l’uomo si è innamorato follemente di una giovane donna del posto e l’ha sposata nel Paese centroamericano. Un matrimonio lampo, comunicato come da prassi anche agli uffici comunali di residenza dello sposo, ovvero a Vico Equense. Tutto in regola, quindi, con il 51enne che a questo punta risultava coniugato.

Due anni fa, però, è arrivata una seconda vacanza «galeotta», stavolta sulle coste del Marocco. Anche nel Paese nordafricano le spiagge incantevoli hanno giocato un ruolo importante e in meno di un mese il professionista della costiera sorrentina si è innamorato ha contratto il secondo matrimonio, stavolta con una giovane magrebina. Nozze da sogno, in un posto da favola, con la seconda donna della sua vita.

Tutto è andato per il verso giusto finché al Comune di Vico Equense non è giunta la nuova comunicazione delle nozze, che ha fatto scattare le verifiche: il 51enne si era sposato per la seconda volta, nonostante il precedente matrimonio fosse ancora valido. Dunque, l’ufficiale dello Stato civile dell’ente non ha potuto fare altro che segnalare l’anomalia alla Procura di Torre Annunziata che ha avviato le sue indagini, partendo dall’acquisizione degli atti di matrimonio in originale trasmessi dai consolati della Repubblica Dominicana e del Marocco per la trascrizione al Comune di residenza.

Le indagini hanno portato a un rapido procedimento, con il processo che è partito ufficialmente ieri mattina dinanzi al giudice monocratico Federica De Maio del Tribunale di Torre Annunziata. Durante l’udienza dibattimentale è stato ascoltato il primo testimone dell’accusa, ovvero l’ufficiale del Comune di Vico Equense che ha ricevuto a distanza di pochi anni i due atti di matrimonio. “Dopo aver ricevuto i documenti da entrambi i consolati – ha spiegato in aula il responsabile dello Stato civile – non ho potuto far altro che segnalare la vicenda. Ho soltanto fatto il mio dovere”.

Adesso il 51enne, assistito dall’avvocato Antonio de Martino, proverà a difendersi dall’accusa di bigamia, un reato insolito, per il quale è prevista anche una pena severa, che decade nel caso in cui il primo matrimonio dovesse essere annullato nel frattempo. In questa vicenda, però, non è ancora chiaro se il professionista di Vico Equense avesse informato o meno le due mogli.

Nel corso del processo, le due donne saranno chiamate a testimoniare e a spiegare anche la loro versione. Il 51enne, infatti, ha raccontato che la sua precedente relazione con la moglie dominicana sarebbe finita, anche se non erano state ancora avviate le pratiche per la separazione.

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