I sindacati degli autoferrotranvieri proclamano lo stato di agitazione per i dipendenti di Sita Sud. Una nuova vertenza che arriva a poche settimane di distanza dall’accordo sottoscritto tra l’azienda e la Regione. Intesa raggiunta in extremis per scongiurare l’abbandono del servizio in Campania ed il licenziamento collettivo dei quasi 400 lavoratori della Sita, che sarebbero scattati il primo agosto.
Una tregua durata poco. I lavoratori dell’azienda non hanno percepito gli stipendi del mese di settembre. La prima conseguenza è stata la proclamazione dello stato di agitazione da parte della sigle sindacali regionali del comparto. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Uglt attraverso una nota accusano il presidente Caldoro e l’assessore Vetrella della situazione ritenendoli i “soli responsabili degli eventuali disservizi e blocchi del servizio conseguenti ad azioni spontanee che i lavoratori senza stipendio potrebbero manifestare”. Ma come si è arrivati a questo punto? Nonostante gli impegni assunti tra le parti lo scorso 10 luglio, la Regione è rimasta inadempiente, per quanto riguarda il pagamento dei corrispettivi chilometrici entro i 30 giorni previsti.
“Nei mesi in cui la Sita ha garantito regolarmente il servizio – si legge nella nota dei sindacati – ha accumulato sostanziose perdite tanto che per il pagamento degli stipendi di luglio ed agosto e delle quattordicesime ha dovuto procedere alla cessione del credito ad una banca per la fattura della Provincia di Salerno relativa al mese di giugno”. Ma in seguito la situazione non è migliorata. La Sita, infatti, ancora non ha incassato quanto dovuto dalla Regione in base ai nuovi accordi, mentre la sola Provincia di Napoli è debitrice per circa 2milioni di euro. Per far fronte alle spese del personale del mese di settembre, quindi, l’azienda ha pensato di ricorrere nuovamente alla cessione del credito ad un istituto bancario, ma dalla Regione non è arrivato il nulla osta richiesto dalla banca. “Ciò – come spiegato dall’assessore Vetrella – in attesa di predisporre l’innalzamento del tetto di spesa del settore”. La Giunta Regionale il primo ottobre ha sbloccato risorse per 76milioni di euro. Soldi che serviranno a saldare i corrispettivi chilometrici di giugno e luglio alle aziende che operano in Campania. “La Regione – riporta ancora la nota sindacale – ha un rapporto contrattuale con Sita Sud che la obbliga al pagamento del servizio entro 30 giorni per cui ora è già inadempiente per i chilometri effettuati ad agosto”.