Asaps: Ancora troppi morti sulle strade, servono nuove norme

Un altro tragico bilancio sulle strade italiane per l’ultimo fine settimana, quello tra venerdì 8 e domenica 10 luglio. L’Osservatorio Asaps ha contato ben 33 decessi nelle 72 ore, con 15 automobilisti, 9 motociclisti, 3 autotrasportatori, 4 pedoni e 2 ciclisti morti a causa di un incidente stradale.

Un solo sinistro mortale è avvenuto in autostrada. Molti sulle strade extraurbane principali (ben 13). La fuoriuscita del veicolo è stata la causa più frequente con 13 sinistri. Il più giovane deceduto aveva solo 15 anni, morto a Urago d’Oglio in provincia di Brescia, mentre ben 12 utenti avevano più di 65 anni. La Lombardia ha avuto 6 decessi, 5 in Puglia, 4 rispettivamente in Veneto e Campania e 4 in Sicilia. Dallo scorso mese di aprile il numero di decessi nei fine-settimana ha sempre contato numeri superiori ai 30-35 decessi.

“Da martedì al Senato verranno discussi gli emendamenti al decreto Infrastrutture-bis, ed auspichiamo che la politica torni ad interessarsi di sicurezza stradale, visto quanto Asaps sta denunciando ormai da mesi – dichiara Giordano Biserni presidente Asaps -. Non è accettabile piangere queste morti perchè ogni weekend spariscono i residenti di un condominio di 5 piani. Occorrono norme nuove sulla distrazione, attendiamo poi ancora il decreto che regolamenti i controlli di velocità viste le continue sentenze che stanno distruggendo il sistema dei controlli elettronici, servono più divise impegnate sulle strade come quando si dovevano rispettare i divieti per il Covid. Chiediamo inoltre un Osservatorio permanente sulla sicurezza stradale”.

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