“In ogni rapporto umano la cosa più importante è parlare. Ma le persone non lo fanno più: non sanno sedersi per raccontare ed ascoltare gli altri. Si va a teatro, al cinema, si guarda la televisione, si ascolta la radio, si leggono libri, ma non si conversa mai”. Con queste parole di Paulo Coelho, il presidente dell’associazione Peninsulart, Marcello Aversa, presenta la IX edizione della manifestazione “La Notte del lavoro narrato – Una notte artigiana”.
L’appuntamento è in programma sabato 30 aprile 2022, a partire dalle ore 19:30, presso la sede del liceo Francesco Grandi di via Rota. Iniziativa che vede la partecipazione anche del liceo Gaetano Salvemini e dell’istituto polispecialistico San Paolo.
“La Notte del lavoro narrato – Una notte artigiana – aggiunge Aversa – ancora una volta ci da la possibilità di raccontare, raccontare storie semplici a volte incredibili di donne e di uomini che con passione e tenacia, nonostante le difficoltà, cercano di preservare e tramandare le loro arti e i loro mestieri. Tutto in linea con le passate edizioni, ma stavolta, come cantava Lucio Dalla in un suo celebre brano: “c’è una grossa novità”.
La nostra associazione, infatti, in questa occasione ha voluto coinvolgere i ragazzi, i nostri ragazzi, attraverso alcuni istituti scolastici del territorio, per far sì che i veri protagonisti dell’evento potessero essere loro. Gli artigiani sanno che per dare un senso alla loro “esperienza” c’è bisogno che le loro arti possano continuare con il cuore e le mani di altri, quelle dei nostri giovani. Da questo pensiero nasce l’idea di mettere assieme artigiani, maestri d’arte, dirigenti e insegnanti, tutti insieme per alimentare il loro entusiasmo e, perché no, le loro ambizioni.
Racconteremo le nostre storie ma, soprattutto, saremo lì per ascoltare quello che avranno da dirci, i loro sogni, le loro aspettative, le ragioni delle loro scelte. Dire che i giovani sono il nostro futuro forse è l’errore più grande che stiamo commettendo, loro sono il nostro ”presente” e se, veramente, vogliamo dare una svolta, è da qui che dobbiamo ripartire.
Grazie a chi ha creduto in questo progetto, speriamo che questa collaborazione possa continuare anche in futuro. Grazie ai ragazzi che parteciperanno, noi saremo lì ad ascoltarvi, a condividere le vostre idee, ad istruirci al vostro linguaggio, cercando così di ridurre il gap generazionale che da alcuni decenni ci divide sempre di più”, conclude il presidente di Peninsulart.