VICO EQUENSE. Il Tribunale del Riesame ha deciso che Cipriano Di Martino può tornare a casa. L’uomo arrestato un mese fa con l’accusa di aver appiccato l’incendio di Ferragosto al Monte Faito viene trasferito ai domiciliari, come richiesto dai suoi difensori. Il 60enne residente nella frazione collinare di Moiano era in carcere dal 16 agosto, dopo essere stato fermato dai carabinieri della stazione di Vico Equense in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Di Martino è accusato di aver causato un incendio boschivo esteso con danni persistenti all’ambiente, con le aggravanti per aver creato pericolo alle abitazioni ed aver generato un ampio danno all’ambiente. Il presunto piromane, in un primo momento ha negato le responsabilità fornendo un alibi, ma grazie all’accurata ricostruzione dei militari dell’Arma svolta raccogliendo testimonianze e grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, ha poi fatto delle ammissioni. “Non so perché l’ho fatto, ho preso i fiammiferi e ho dato fuoco”, ha confessato.
In base alla ricostruzione degli inquirenti il 60enne, all’alba della mattina di Ferragosto, avrebbe raggiunto la località “Conca” del Monte Faito con la sua Apecar della Piaggio ed avrebbe incendiato il bosco. Durante le perquisizioni sono state trovate bottiglie sporche di benzina. Ad incastrarlo sono state le telecamere che hanno registrato i suoi movimenti durante la mattina del 15 agosto.
Il fermo di Di Martino non era stato convalidato dal Gip il quale non ha riconosciuto il pericolo di fuga, anche se ha comunque emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ritenendo fondati gli elementi probatori emersi nel corso delle indagini. Il Tribunale del Riesame ha, ora, modificato la misura cautelare: non più il carcere ma gli arresti domiciliari.