Sono almeno 43 le persone derubate dalla coppia di Bonnie e Clyde formata da Petrolina Guadagno, 50enne, di Pomigliano d’Arco, e dal suo compagno, Gaetano Ambrosio, 43enne arrestato ieri a Gorizia. Emergono ulteriori dettagli sui due arrestati ieri dai carabinieri di Sorrento. Secondo la ricostruzione della Procura di Torre Annunziata sarebbe di decine di migliaia di euro il bottino messo insieme nei diversi colpi.
Mentre lei si prostituiva lui portava via contanti e carte di credito ai clienti di turno. Tutti adescati attraverso annunci messi in rete e appuntamenti presi con telefonate e messaggi whatsapp. L’accusa per i due è di furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronico e a carico dell’uomo anche di favoreggiamento e induzione alla prostituzione. Per questo motivo la Guadagno è finita ai domiciliari e Ambrosio in carcere.
L’operazione, chiamata dai carabinieri Dummy Shopper, avrebbe consentito di appurare che il 43enne ha condiviso con la 50enne anche i guadagni della sua attività di escort. Incassi che avvenivano secondo un listino prezzi ben definito, che andava dai 40 ai 120 euro, a seconda della prestazione richiesta e del tempo concordato.
La denuncia che ha fatto scattare l’indagine è stata presentata ai militari dell’Arma di Sorrento ad aprile scorso da un uomo che si è visto sottrarre dal proprio conto corrente, attraverso prelievi e pagamenti, oltre 1.800 euro.
Gli uomini che si recavano al piano terra di uno chalet di Pompei, nei pressi del centro commerciale La Cartiera, per incontrare la Guadagno non erano clienti abituali, soltanto qualcuno sarebbe tornato in più occasioni e in ciascun caso sarebbe stato derubato. La donna chiedeva loro di appoggiare i propri effetti personali su un divano che si trovava in un ambiente di disimpegno al quale si accedeva, oltre che dalla camera da letto dove avvenivano i rapporti, anche da altre due stanze che erano sempre chiuse.
Da una di queste entrava Ambrosio il quale, approfittando della distrazione dei clienti impegnati con la escort, prendeva carte e denaro. Ad un agente di commercio la coppia è arrivata a portare via finanche 28mila euro in contanti, acconti che l’uomo aveva avuto dai propri clienti nel corso della giornata di lavoro.
Capitava anche di trovare i pin delle carte nei portafogli, e così queste venivano sostituite con altre dello stesso istituto di credito per evitare che la vittima se ne accorgesse subito dandosi il tempo di effettuare i prelievi. A casa di Ambrosio, al momento dell’arresto, i carabinieri hanno trovato anche una paletta del ministero dell’Interno e un lampeggiante di cui non ha saputo dare indicazioni sulla provenienza.
Sono stati i filmati delle telecamere a circuito interno degli esercizi commerciali dove venivano effettuati acquisti con le carte rubate ad incastrare prima la 50enne e poi il suo compagno. Immagini che sono state fatte vedere ai clienti e dalle quali si è partiti per identificare la donna, intercettare il suo telefono e poi identificare il suo compagno.
I due si trovavano spesso a parlare dei clienti, dei furti e lei in alcune circostanze si lamentava anche della vita che era costretta a fare, della voglia di uscire con lui, di divertirsi e di quanto si annoiasse a restare da sola in quel posto in attesa di altri uomini. Nel corso delle perquisizioni i militari hanno anche ritrovato gli abiti indossati dai due mentre effettuavano i pagamenti nei negozi e che erano stati ripresi dalle telecamere.





