SORRENTO. Gli agenti della polizia municipale rilevano la realizzazione di lavori non autorizzati in una proprietà già acquisita al patrimonio del Comune per abusivismo edilizio. Nel mirino dei caschi bianchi e del personale dell’ufficio tecnico dell’ente di piazza Sant’Antonino sono finiti un terreno ed un immobile che sorgono in via Catigliano. Si tratta di un’area dove in passato sono state realizzate opere illegittime delle quali è stata disposta la rimozione per il ripristino dello stato dei luoghi. Poiché i proprietari non hanno ottemperato entro il termine previsto dalla legge, le strutture realizzate in violazione della normativa edilizia sono state confiscate, anche se non è stata ancora effettuata la trascrizione nei registri catastali.
Gli ex proprietari, però, avendo ancora la disponibilità dell’area ed essendo titolari degli spazi esclusi dall’acquisizione al patrimonio pubblico, hanno pensato bene di realizzare una serie di nuovi lavori abusivi. Nel corso dei controlli, infatti, i vigili hanno rilevato la realizzazione di uno sbancamento di terreno in un’area di 40 metri quadrati per un’altezza di 3 metri, l’elevazione di un muro di contenimento in pietra calcarea lungo 14 metri ed alto 3, il completamento dell’apertura di un vano di accesso all’area dove si stava eseguendo lo sbancamento.
Ed ancora. L’innalzamento di 2 pilastri per ottenere un’area porticata, l’apertura di alcuni vani per porte e finestre, l’ampliamento del piano terra con la realizzazione di un bagno di circa 7 metri quadrati, la realizzazione di un livello seminterrato di 25 metri quadrati, di un terrazzo di 11 metri quadri, un ulteriore sbancamento di circa 19 metri quadrati, un solaio in cemento di quasi 13 metri quadri ed una serie di opere minori. Denunciate 3 persone in qualità di committenti delle opere e due di esse anche come proprietarie, mentre gli abusi sono stati sottoposti a sequestro.
Nel mirino della task force contro mattone selvaggio sono finiti anche altri cantieri attivi nel territorio di Sorrento. Controlli che a Marina Grande hanno portato al deferimento del titolare di un locale che ha installato una canna fumaria lungo la facciata del fabbricato. Sempre presso il borgo dei pescatori di Sorrento, in un altro pubblico esercizio, rilevato il cambio di destinazione d’uso di un’unità immobiliare da deposito a locale commerciale in zona A del Piano urbanistico comunale. Anche in questo caso è stata installata una canna fumaria in acciaio all’esterno del fabbricato senza le necessarie autorizzazioni. Denunciata la cooperativa proprietaria della struttura.
Ancora a Marina Grande segnalata alla Procura della Repubblica la società titolare di un ristorante che ha posizionato una canna fumaria in acciaio sulla facciata esterna dell’immobile.
In via Rivezzoli agenti e tecnici del Comune hanno rilevato una violazione dei sigilli già affissi ad un fabbricato. Le due persone denunciate hanno commissionato interventi per la sistemazione di infissi esterni e di un portoncino di ingresso con tanto di pensilina sovrastante oltre a lavori di rifinitura e di manutenzione.
In via Li Schisani individuata una struttura non autorizzata costruita in tufo e cemento con copertura parziale in materiali misti. Il manufatto di circa 50 metri quadrati è stato sequestrato ed i due proprietari denunciati. In via Talagnano, invece, rilevata l’edificazione abusiva di un muro lungo 4 metri ed alto 1 sul quale è stato posizionato un paravento in alluminio e vetro. Denunciata la proprietaria del fondo. Infine in vico III Rota è stata individuata una struttura in travi di acciaio di 18 metri quadri realizzata all’interno di un box auto. Apposti i sigilli mentre i due proprietari sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.