A Massa Lubrense la VII edizione di BookSophia-Festival della Classicità. Tra gli ospiti don Patriciello e Cafiero De Raho

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In penisola sorrentina i ragazzi incontrano la classicità. Al via la settima edizione di BookSophia: tre giorni di lezioni universitarie durante i quali i giovani dialogheranno e si confronteranno sviluppando idee. Il Festival della Classicità si terrà a Massa Lubrense, presso l’ex Cattedrale di Santa Maria delle Grazie, giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 ottobre, tra lezioni universitarie, incontri pubblici e dibattiti tra pari (studenti a studenti), secondo il format ideato e ormai collaudato dall’Archeoclub d’Italia sede di Massa Lubrense presieduto da Stefano Ruocco.

Ancora una volta protagoniste saranno le tre radici del mondo classico: la lex (a rappresentare il lascito del mondo latino), la paideia (a rappresentare il lascito del mondo greco), lo zero (a rappresentare il lascito della cultura mediterranea). A BookSophia si impara il “saper fare domande”, si impara ad usare le parole giuste, ad affinare lo sguardo, a risalire alle radici dei problemi. Perché la classicità non ha a che fare con la citazione pedantesca, ma con l’atteggiamento che permette di trovare un terreno comune tra “visioni del mondo” diverse.

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BookSophia ribadisce che a porsi domande è sempre “la persona (di ieri, di oggi e di domani) e che a rispondere debba essere sempre l’uomo (in assemblea, con un libro o con l’attivismo)”. Lo afferma Domenico Palumbo del direttivo nazionale di Archeoclub D’Italia, sodalizio presieduto da Rosario Santanastasio.

Tre giorni, 18 conferenze, tre siti, centinaia di ragazzi. I giovani che parteciperanno al BookSophia–Festival, parleranno e si confronteranno su archeologia, tradizioni greche, personaggi storici come Alessandro Magno, ma anche economia contemporanea, ritualità, legalità, integrazioni alimentari sul significato di alcune parole ed incontreranno registi, attori, scrittori, storici.

Al BookSophia – Festival ci saranno personaggi del calibro di Lorenzo Braccesi, docente dell’Università di Padova che parlerà di Alessandro Magno e il Mediterraneo o ancora di Federico Cafiero De Raho, già Procuratore Nazionale Antimafia, che affronterà il tema della Legalità come cura della libertà dell’uomo, o di don Maurizio Patriciello, Andrea Ercolani, ricercatore del CNR sulle “Tradizioni sapienziali in Grecia: disiecta membra di testi sommersi”.

Luciana Jacobelli, dell’Università Cusano parlerà di Pompei e il Vesuvio nelle impressioni delle viaggiatrici del ‘700 e dell’800, mentre Marco Di Branco, dell’Università La Sapienza interverrà su Alessandro Magno, eroe arabo del Medioevo.

Ci saranno anche i giovani del Progetto Mare che presenteranno Underwater discovery: fish biodiversity in the Punta Campanella. I volontari dell’Area marina protetta Punta Campanella, giovani provenienti da molti Paesi, non solo Nazioni del Mediterraneo, terranno una lezione tutta in inglese ai giovani che parteciperanno al Festival. E ci saranno archeologi come Helga Di Giuseppe che si soffermerà su Archeologia, scienza e propaganda: il caso dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Il programma dettagliato è disponibile sulla pagina Facebook dell’Archeoclub Lubrense.

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