Un mastino della notizia, ma soprattutto un capo, allo stesso tempo burbero e paziente, che ha molto amato i cronisti più giovani e molto ha fatto per accompagnarli nella professione. La figura di Mimmo Ferrara, caporedattore dapprima de “Il Mattino” e poi del “Roma”, è stata ricordata ieri nel corso della cerimonia di consegna del premio a lui dedicato.
Alla manifestazione hanno partecipato tra gli altri il presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, quello della Casagit, Daniele Cerrato, il direttore del Roma, Antonio Sasso, il direttore dell’Emeroteca-biblioteca “Tucci”, Salvatore Maffei, e i familiari di Ferrara.
Due i vincitori ex-aequo: Maria Elefante e Ciro Troise, giornalisti under 35, che collaborano rispettivamente con “Il Mattino” e il “Corriere del Mezzogiorno”, entrambi autori di inchieste e articoli di taglio sociale. Maria Elefante (che in diverse occasioni ha collaborato anche con noi di SorrentoPress) con il suo articolo “Marco, il coraggio va per mare” ha raccontato la storia di Marco Rossato, atleta di vela, che ha perso l’uso delle gambe dopo un incidente stradale e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dello sport per i disabili, sulla protezione ambientale e sull’accessibilità dei porti.
Nel suo intervento la vincitrice del premio ha ribadito l’importanza del ruolo del giornalismo, oggi più che mai, come portatore di valori e ha chiesto agli organi di categoria una maggiore sollecitazione, anche nei confronti degli editori, verso le ragioni dei professionisti più giovani.